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Mercedes W15: fondo e aggiornamento ATR per ricucire lo strappo

Secondo Max Verstappen in Canada la Mercedes W15 era la macchina più veloce del lotto. Giudizio esagerato che forse serve a dare un’aura più “mitica” a una gara chiusa in prima posizione per meriti propri ma anche per le topiche assortite del rivali.

Il giudizio più posato sul Gran Premio del Canada l’ha dato probabilmente Andrea Stella, team principal della McLaren, quando ha affermato che ogni singola fase della gara ha decretato un potenziale vincitore, un pacchetto auto-vettura che si adattava meglio alle mutevoli condizioni di una pista che non è mai stata perfetta in termini di aderenza. 

Chiarito ciò, ossia che la W15 non era la vettura da battere in quel di Montreal e che probabilmente non lo sarà per tutto il 2024, è evidente che l’auto progettata da James Allison abbia finalmente dato la sensazione di essere un progetto che può dire la sua, che ha senso e che può supportare le ambizioni da podio del team in una Formula Uno dai valori che tendono alla compattazione, nella realizzazione di quella convergenza prestazionale tanto cara a Liberty Media.

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Vista posteriore della Mercedes W15

Mercedes: gli sviluppi non si fermano

A Brackley, a differenza di quanto accaduto nelle passate annate in cui sono stati introdotti dei pacchetti che hanno reso le vetture quasi del modelli “B”, si lavora per step calibrati. Fino a Imola la squadra ha inteso capire le criticità della vettura metabolizzandole e provando a superarle.

Dall’evento italiano in poi è partito un programma di aggiornamenti mirati che toccato diversi punti della monoposto: sospensione anteriore, ala anteriore, ridisegno di alcune parti esterne del fondo e rivisitazione dei condotti di raffreddamento per superare le difficoltà che erano emerse in Bahrain. 

Interventi non appariscenti ma sostanziali perché stanno portando a essere la W15 un mezzo a più facile da leggere e da settare e più capace di gestire le gomme, uno dei veri problemi emersi in questo primo terzo di mondiale. Update che hanno quindi risolto determinate criticità e che hanno contribuito a introdurre prestazioni in una vettura che piano piano sta avvicinandosi al terzetto di testa composto da Red Bull, Ferrari e McLaren.

D’ora in poi – lo ha spiegato James Allison – gli interventi saranno mirati alla ricerca delle performance. In questa chiave si leggono i prossimi sviluppi in cantiere che verranno testati su un tracciato che è da sempre un severissimo banco di prova: Montmelò. 

“Stiamo aumentando le prestazioni ogni fine settimana ed abbiamo anche nuove cose in arrivo, nuove parti che dovrebbero aiutarci”. Così ha parlato Toto Wolff dopo che George Russell ha ottenuto il primo podio stagionale. Gli aggiornamenti di cui fa menzione sono riferiti a un fondo nuovo sul quale la Mercedes punta parecchio per tagliare la distanza cronometrica che la divide ancora delle vetture battistrada. 

Wolff ha sottolineato come siano stati i dettagli a funzionare in questo nuovo cammino intrapreso dalla squadra. Molti si sono concentrati sull’ala anteriore nuova, ma in realtà questa ha potuto funzionare perché altrove erano stati fatti interventi mirati che hanno risolto alcune problematiche. 

“Nelle ultime tre gare – ha spiegato Wolff – abbiamo introdotto tante nuove parti, visibili ed invisibili all’occhio che hanno contribuito a migliorare le prestazioni. Credo che questo sia il momento in cui questi guadagni marginali hanno un effetto positivo. È stato uno sforzo enorme, ritengo che la ruota abbia iniziato a muoversi davvero“. 

La W15, negli ultimi tempi, ha dimostrato di poter allargare la finestra operativa pur rimanendo una vettura che si esalta quando le temperature tendono a calare. Per questo l’estate europea rappresenta un grande stress test per la scuderia anglotedesca. In questo senso è necessario aumentare ancora di più la versatilità del progetto e il nuovo fondo che dovrebbe essere introdotto in  Spagna si pone proprio questo obiettivo. 

mercedes w15: fondo e aggiornamento atr per ricucire lo strappo

La nuova ala anteriore della Mercedes W15 introdotta a Montecarlo

Mercedes: il meccanimso ATR offre nuove possibilità

Il triple header che si para dinnanzi alla Formula Uno dirà molte cose per la Mercedes. Una stagione partita male e che ancora oggi è la peggiore dell’era turbo-ibrida ma che ha ancora qualche speranza di essere rimessa in asse. Il lavoro svolto dalla McLaren nel 2023 resta il riferimento da seguire. 

Nel cuore della stagione, in Austria, la MCL60 fu rivoltata come un calzino per diventare una vettura estremamente competitiva. Segno che alcuni elementi (motore, trasmissione, sospensioni posteriori) sono elementi validi intorno ai quali creare un pacchetto efficace.

Mercedes crede alla possibilità di rimontare. Ecco perché non hanno ancora alzato bandiera bianca. Tra l’altro, a fine giugno, si riscrivono le tabelle ATR e l’essere passati dalla seconda forza in campionato alla quarta concederà più ore di galleria del vento e di CFD. Materiale prezioso da sfruttare al meglio. Come seppero fare i clienti di Woking dodici mesi fa. 

Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team

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