- La Casa nipponica si prepara a rivedere la sua strategia sull’elettrificazione. In vista ci sarebbero obiettivi ancora più ambiziosi
- Il precedente piano
- Ancora più EV per l’Europa?
- La scossa che arriva dal Giappone
Mazda MX-30, la prova
La Casa nipponica si prepara a rivedere la sua strategia sull’elettrificazione. In vista ci sarebbero obiettivi ancora più ambiziosi
Mazda rivedrà presto i suoi piani sull’elettrico. È questa l’indiscrezione che arriva da Automotive News Canada, la quale è stata successivamente confermata dai vertici della Casa.
Il precedente piano
Al momento non ci sono dettagli precisi su come cambierà la strategia. Prima di fare eventuali ipotesi, però, è giusto ricordare cosa prevedeva il precedente piano.
Annunciato nel 2021, quest’ultimo fissa un target del 25% di auto elettriche vendute globalmente entro il 2030. Per lo stesso anno, il marchio s’impegna a proporre una gamma completamente ibrida nelle varie forme mild, full e plug-in. Contestualmente, la Casa aveva anticipato il debutto di 13 nuovi modelli tra il 2022 e il 2025, di cui cinque ibride plug-in e tre elettriche.
Mazda MX-30
Dal 2025 in poi, in quella che si potrebbe definire una sorta di “seconda fase”, Mazda cambierà passo con l’adozione della piattaforma SkyActiv Scalable EV Architecture, un’architettura sviluppata appositamente per le vetture a batteria.
Al tempo stesso, il costruttore tornerà a produrre motori rotativi, un tipo di propulsore che lo rese popolare tra gli anni ’90 e ’00. Il rotativo (o Wankel) sarà impiegato su una MX-30 ibrida con range extender che sarà venduta anche in Europa nel corso del 2023.
Ancora più EV per l’Europa?
Ora l’annuncio sembra questione di settimane e pare proprio che la Casa seguirà la connazionale Toyota per dare ulteriore linfa ai propri sforzi. È possibile che Mazda alzi ancora di più l’asticella in termini di percentuali di auto elettriche vendute, magari passando al 30% o addirittura al 50% come altri costruttori, almeno in Europa dove la crescita delle EV sta andando ad una velocità diversa rispetto ad USA e Giappone.
A permettere ciò potrebbero essere altri modelli EV derivati dalla piattaforma SSA dedicati proprio all’Europa.
Per il momento, però, si tratta solo di ipotesi ed è necessario aspettare ancora un po’ prima di conoscere i reali progetti di Hiroshima.
La scossa che arriva dal Giappone
Source: Automotive News Canada