Saab

La Saab elettrica che non vedremo mai

La Saab elettrica che non vedremo mai

Il marchio Saab è uno degli illustri caduti del mondo automotive. Il brand scandinavo è scomparso definitivamente da poche settimane, dopo che il gruppo Evergrande ha dichiarato la chiusura delle attività. Prima di salutare definitivamente il settore delle quattro ruote però, il marchio automobilistico ha mostrato al mondo una concept car elettrica, la Nevs Emily GT. Si tratta di una berlina full electric, costruita sotto forma di prototipo e testata su strada che tuttavia non si concretizzerà mai come modello di serie.

La Nevs Emily GT

L’elettrica di Nevs, il nome con cui sono state ribattezzate le attività di Saab dopo il passaggio nelle mani cinesi (Nevs è infatti l’acronimo di National Electric Vehicle Sweden) vanta una powertrain da 480 CV con il motore elettrico abbinato ad una batteria da 52 kWh e si basa sulla vecchia Saab 9-3. Gli ingegneri del marchio scandinavo avevano anche previsto una versione più performante, con una potenza complessiva di 650 CV e 1.000 km di autonomia che tuttavia non è mai stata realizzata. L’elegante berlina non vedrà mai la luce ma nonostante questo gli ingegneri di Nevs hanno voluto mostrare ciò che si sarebbe potuto realizzare.

La storia di Saab

La storia travagliata del marchio Saab comincia nel 1949, con l’ingresso nel mondo dell’auto. Nel 2000 il brand scandinavo passa sotto il controllo americano della General Motors per poi finire sotto l’egemonia Spyker fino alla bancarotta dichiarata nel 2011. L’azienda rinasce come National Electric Vehicle Sweden (Nevs) come controllata cinese e poi nel 2019 entra nell’orbita di Evergrande Group. Il colosso asiatico però deve fare i conti con la crisi immobiliare e accantonare i progetti industriali legati al mondo dell’auto, cessando poche settimane fa l’attività del marchio.

Una nuova vita per Trollhättan

Se Saab è ormai un capitolo chiuso, la storica fabbrica di Trollhättan: in quella che fu la sede di Saab si trasferirà infatti Polestar intenzionata a sfruttare le potenzialità del sito a partire dalla piccola pista prova. Qui nascerà poi il centro di sviluppo europeo del marchio e in futuro non è da escludere che venga avviata anche la produzione di alcuni modelli.

FP | Gianluca Sepe
@SepeGianlu RIPRODUZIONE RISERVATA

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