Insieme alla Stelvio sarà prodotta in Italia e aspettando la Milano, che sarà presentata il 10 aprile, si parla anche di Duetto
- Due anni per disegnarle
- Piattaforma alla Alfa Romeo maniera
- STLA BRAIN, il nuovo cervello elettronico
- Le Alfa oltre il 2027
- Sognando una nuova Duetto (elettrica)
“Questi non sono powerpoint, sono macchine!”. Jean Philippe Imparato, il numero uno Alfa Romeo, rivendica la concretezza del suo piano per il riscatto del Biscione che prosegue spedito esattamente com’era stato annunciato nel 2021: prima la Tonale per chiudere un’era, poi la 33 Stradale per tornare a sognare e ora la Milano, il SUV compatto che sarà svelato il prossimo 10 aprile. A Milano, ça va sans dire.
Ma l’appassionato Ceo francese, che ha riunito la stampa italiana al Museo Alfa di Arese, non vuole parlare di lei, bensì di quello che verrà dopo. Le nuove Giulia e Stelvio, ovviamente, ma anche del suo sogno nel cassetto: rifare una Duetto.
Due anni per disegnarle
Stelvio e Giulia sono pronte. Il design è “congelato”, come si dice in gergo tecnico, dopo due anni di lavoro sullo stile. Tant’è che Imparato si sbilancia sul risultato:
Quella che abbiamo disegnato è una bomba, non potevamo chiudere lo stile di questa macchina senza essere assolutamente innamorati di lei. E ora lo siamo!
La prima ad esser lanciata sarà la Stelvio nel secondo semestre 2025. Quindi arriverà la nuova Giulia ad inizio 2026. Entrambe saranno costruite in Italia a Cassino (a differenza della Milano che è assemblata in Polonia – ndr) e sono state sviluppate sulla base dalla piattaforma STLA Large seguendo la strategia “multi energia” del Gruppo Stellantis che prevede lo sviluppo parallelo sia di versioni 100% elettriche che ibride.
Ricordatevi, due anni fa quando si parlava di piattaforma multi-energy… non era molto trendy, no? Oggi sembra che non faccia bene essere solo elettrici…
Il nostro rendering della nuova Giulia
Il nostro rendering della nuova Stelvio
Piattaforma alla Alfa Romeo maniera
La discussione è poi entrata nel merito della piattaforma STLA large, di cui l’impostazione di massima era già stata anticipata da Stellantis: l’architettura a 800 V per la versione elettrica, l’autonomia fino a 700 km (in ciclo di omologazione) e l’integrazione con la nuova architettura software denominata STLA BRAIN.
La piattaforma STLA large
E’ dunque possibile rispettare tutte quelle specificità che determinano il piacere di guida, come la distanza tra il centro delle ruote anteriori e i piedi del guidatore, gli sbalzi anteriore e posteriore e il pavimento della macchina.
La nuova Dodge Charger Daytona elettrica
STLA BRAIN, il nuovo cervello elettronico
Le nuove Stelvio e Giulia saranno le prime auto del Gruppo ad adottare la nuova architettura software governata da un sistema operativo inedito e proprietario che Stellantis presenterà a giugno, in occasione del corso del prossimo Investor Day.
La tabella di marcia Alfa Romeo fino al 2027
Le Alfa oltre il 2027
Il futuro dopo la Stelvio e la Giulia sarà definito alla fine del 2024 e Imparato ha confermato che ci sono diverse opzioni sul tavolo. La scelta sarà legata a doppio filo ai risultati commerciali nel breve periodo con la Milano e poi all’accoglienza della nuova Stelvio su mercati come gli Stati Uniti, il Giappone o la Cina.
Sempre sfruttando la piattaforma Large ci sarebbe la possibilità di sviluppare un SUV di segmento E (più grande dello Stelvio), di cui si è parlato più volte negli ultimi mesi, oppure una grande berlina sportiva, un’impostazione di carrozzeria che sarebbe coerente con le esigenze di efficienza aerodinamica delle auto elettriche, ma anche con la tradizione del marchio Alfa Romeo.
Sognando una nuova Duetto (elettrica)
Partendo dal presupposto che “Alfa Romeo è l’unico marchio che è capace di rendere una macchina da 30 mila euro fino a 2 milioni” Imparato ha allargato gli scenari senza escludere modelli più compatti che potrebbero, tra le altre cose, favorire il ritorno di una spider Alfa Romeo:
Non puoi inventarti un Duetto e basta. Ma se fai un segmento C puoi creare una versione Coupe o Spyder che sarebbe una cosa fantastica da fare. The sound of silence.
Perché la Duetto che ha in testa Imparato è probabilmente elettrica, per far sognare le nuove generazioni di Laureati.