C'è un motivo se l'Aston Martin ha scelto di non montare subito le intermedie a Fernando Alonso nel Gran Premio di Montecarlo 2023 di Formula 1. Per capirlo, bisogna guardare alla classifica costruttori
Fernando Alonso avrebbe potuto vincere il Gran Premio di Montecarlo 2023 di Formula 1 se l’Aston Martin avesse deciso di osare montando direttamente le intermedie e bruciando così sul tempo Max Verstappen? Viene naturale chiederselo, riavvolgendo il nastro degli ultimi giri di una corsa che si è accesa proprio con l’arrivo della pioggia sulle stradine del Principato. Il muretto dell’Aston Martiin, mentre le prime gocce scendevano sulla pista, ha deciso di puntare sulle medie.
Il perché lo ha spiegato il team principal di Aston Martin, Mike Krack: “Abbiamo montato le hard a Fernando, sperando di utilizzare la strategia per passare davanti a Max più avanti nel corso della gara. E poi è arrivata la pioggia. Inizialmente non era così forte, e abbiamo montato le medie, perché le hard parecchio usate sono molto difficili da gestire su pista bagnata. La pioggia è immediatamente aumentata, e passare alle intermedie rappresentava la scelta logica solo un giro dopo”.
Fernando Alonso ha colto il secondo posto nel GP di Montecarlo 2023 di F1
Alonso si è riscoperto uomo squadra, in un ambiente in cui può finalmente dimostrare ai nuovi fan quanto vale, come ha sottolineato a Monaco. “Ho sempre avuto fiducia nelle mie abilità – forse anche troppa – ma è parte del mio DNA. Questa è una prova delle mie capacità per chi mi vede dall’esterno. Ci sono tanti fan che sono arrivati dopo il 2014/2015, anche grazie a Drive to Survive, che mi avevano solamente visto lottare per la Q3 o ritirarmi dalla gara con il fumo che usciva dalla vettura. Ora credo siano sorpresi di vedermi davanti”.
Alonso ormai è diventato una garanzia nelle posizioni nobili della classifica, e con un’occasione così ghiotta come quella di Montecarlo alla portata, è naturale pensare che l’Aston Martin non abbia osato abbastanza. Ma la verità è che la scuderia di Silverstone ad oggi non è più la Racing Point dagli sporadici exploit. È un team che dopo sei gare si trova ancora al secondo posto nel mondiale costruttori, con sei punti di vantaggio sulla Mercedes.
Va da sé che, nell’ottica di cogliere il maggior numero di punti possibili senza rischiare di pregiudicare il risultato, il muretto abbia optato per la strategia che al momento sembrava più conservativa. Peccato che di lì a poco più di un minuto sarebbe diventata controproducente, costringendo Fernando a una nuova sosta, per calzare le ormai indispensabili intermedie, calzate dai piloti che si sono fermati dopo Alonso.
Aston Martin, insomma, punta a massimizzare l’ottima forma di questa prima parte di campionato. Ma c’è un problema, e si chiama Lance Stroll. Il confronto con Alonso a Montecarlo è stato impietoso per il canadese. Solo quattordicesimo in qualifica, è stato protagonista di una gara disastrosa, condita di imprecisioni, sicuramente dovute anche alla foga di cercare una rimonta che era impossibile da cogliere. Serve maggior apporto anche da parte sua alla causa di Aston Martin, perché il solo Alonso, per quanto formidabile, non basta.
Alonso ieri è diventato il pilota più agé a salire sul podio di Monaco dopo Jack Brabham