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Aston Martin, i motori termici rimarranno fino al 2030

La casa britannica continuerà a produrre le vetture endotermiche fino a quando l’Europa lo permetterà.

aston martin, i motori termici rimarranno fino al 2030

Aston Martin Vantage – Foto credits Aston Martin press

Il futuro appartiene alle auto elettriche, ma fino a quando sarà possibile Aston Martin continuerà a produrre vetture con motori endotermici. La casa britannica, infatti, per bocca del suo presidente Lawrence Stroll in una recente intervista rilasciata ad Autocar, ha annunciato l’intenzione di puntare ancora sui modelli con motore a combustione.

Il progetto di Aston Martin, infatti, è quello di continuare a produrre, e quindi vendere, le proprie vetture endotermiche fino a quando la legge lo consentirà, quindi per ora almeno fino al 2030. Lawrence Stroll è convinto che “ci sarà sempre una domanda per le auto con motore a combustione”, motivo che è alla base della decisione presa.

Aston Martin crede ancora nelle auto endotermiche

Il colosso britannico, quindi, è convinto che le auto “classiche”, ossia senza ausilio della componente elettrica, abbiano ancora un futuro. Da qui la decisione di proseguire – controcorrente rispetto alle altre case automobilistiche – con la produzione di questi mezzi. Aston Martin, che ha recentemente posticipato dal 2025 al 2027 il lancio della sua prima auto elettrica, però non seguirà l’unica strada dei motori endotermici ma si concentrerà anche sulle vetture ibride, tanto da decidere di aumentare gli investimenti nella tecnologia ibrida plug-in.

Il presidente dell’azienda afferma che i clienti vogliono ancora “suoni e odori” dalle loro auto sportive. Nonostante questa decisione, però, anche il futuro della casa inglese è elettrico. Tanto da sviluppare un’architettura elettrica su misura prevedendo di lanciare quattro auto elettriche ingegnerizzate su di essa: una Gt, un Suv, un crossover e una supercar a motore centrale. Auto che, però, non saranno disponibili sul mercato prima del 2027. Questo perché, nonostante i prodotti siano tecnicamente e fisicamente progettati, secondo il numero uno dell’azienda il clamore nei confronti dei veicoli elettrici è guidato da motivazioni politiche, ma non dalla domanda dei consumatori. E, in particolare, a un prezzo da Aston Martin con la domanda di auto elettriche che risulta particolarmente debole nei segmenti di lusso.

aston martin, i motori termici rimarranno fino al 2030

La nuova Aston Martin DB12 – Foto credits Aston Martin press

Nello spiegare il ritardo dell’uscita del primo veicolo elettrico della casa, Stroll ha sottolineato ancora una volta come la volontà di Aston Martin sia quella di investire in modo massiccio nei veicoli elettrici plug-in che si baseranno sui motori V8, forniti da Mercedes-AMG. Inoltre, proprio nell’ottica dell’ibridizzazione della gamma, anche il V12 sarà dotato di questa tecnologia con il Suv Aston Martin Dbx che sarà il primo modello con la tecnologia ibrida plug-in.

La tecnologia ibrida plug-in consentirà ai motori a combustione interna di continuare a vivere. Il presidente, inoltre ha confermato che la supercar a motore centrale, Aston Martin Valhalla, è ormai pronta per essere consegnata ai primi clienti entro la fine dell’anno 2024. Questo modello, con la produzione che sarà limitata a 999 varianti coupé, non sarà perà super esclusivo visto che la piattaforma sarà utilizzata per i modelli derivati, così da garantire che l’Aston sia sempre presente nel segmento delle vetture a motore centrale. Parlando degli altri modelli, poi, ha confermato come la nuova Vantage sarà presto disponibile presso i concessionari, affiancando la DB12, lanciata alla fine dello scorso anno.

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