Restaurata e messa a punto, l'Aston Martin Bulldog supera il precedente record di 307 km/h stabilito nel 1979
L’Aston Martin Bulldog ce l’ha fatta. Creata nel 1979 per raggiungere i 382 km/h, la spigolosa supercar si era fermata a 191 miglia orarie (307 km/h), senza mai aver avuto una seconda possibilità. La crisi economica di quegli anni, infatti, aveva interrotto il progetto Bulldog. Almeno fino ai giorni nostri.
I segreti del record
Il nuovo record è stato stabilito al Machrihanish Airfield, in Scozia, con Darren Turner (pilota ufficiale Aston Martin) al volante. La Bulldog è stata gentilmente concessa dal proprietario Phillip Sarofim, figlio del miliardario texano Fayez Sarofim che nel 2022 ha vinto la Coppa d’Oro al Concorso d’Eleganza Villa d’Este.
L’Aston Martin originale è stata sottoposta a un importante restauro durato 18 mesi. Nelle 7.000 ore di lavoro impiegate, gli specialisti di Classic Motor Cars si sono concentrati principalmente sul 5.3 V8 biturbo portando la potenza da 600 a 650 CV. Nello specifico, il team ha rivisto il sistema d’iniezione e la trasmissione per rendere le componenti più affidabili e pronte a sfondare il muro delle 200 miglia orarie.
Aston Martin pensa al domani
Chiusi i conti col passato, in casa Aston Martin si guarda al futuro. Il 27 giugno è attesa un’importante conferenza stampa dedicata agli investitori, in cui il brand anticiperà i modelli attesi nei prossimi anni. Oltre ad approfondire la conoscenza della neonata DB12, la Casa britannica dovrebbe annunciare la sua prima sportiva elettrica e le sostitute delle attuali Vantage e DBS.
Aston Martin DB12
In più, il brand inglese starebbe preparando la sua nuova hypercar destinata a raccogliere l’eredità delle esclusive Valkyrie e Valhalla.