In serata ha debuttato l'erede della DB11 che, abbastanza prevedibilmente, ha preso il nome di Aston Martin DB12 che celebra anche il 75° compleanno delle DB tanto care a James Bond
- DB12, i motoristi si scatenano
- Cambia la digitalizzazione, finalmente personalizzata Aston
- Aston Martin DB12: ultralusso e sportività, sarà la nuova James Bond Car?
Chi non conosce il motto sullo stemma della famiglia Bond? Beh, ve lo dico io, “The World Is Not enough”, Il Mondo Non Basta, che è stato anche il titolo di un film della serie di 007. Ebbene, Aston Martin ha ripescato questo claim per la nuova coupé sportiva svelata come erede della DB11 e che celebra i 75 anni delle sportive, nate nel 1948. “Grand Is Not Enough”, una citazione che solo il marchio britannico può permettersi. E di Grand la DB12 ha molto, a cominciare dai fari a led anteriori molto diversi dalla DB11, suddivisi in tre aree interne per una illuminazione a led intelligente e adattiva. Leggermente più compatti i retrovisori mentre i cofano motore presenta una suddivisione appena dietro il logo alato.
DB12, i motoristi si scatenano
Nelle intenzioni di Aston Martin bisogna “elevare” le GT come la DB11 ad un gradino superiore di performance e guida, affilare la risposta dello sterzo e del telaio per mettersi in evidenza fra le top, in particolare Ferrari e Porsche. Il salto di livello in questo caso vede in prima linea Amedeo Felisa, CEO di Aston Martin, che ha detto “Se un brand ha così tanta storia come Aston Martin, è importante onorare questo passato, ma non guardando indietro, bensì spingendosi in avanti con la stessa energia dei fondatori di 110 anni fa”. Il motore 8V twin-turbo fa anche lui un deciso salto di potenza arrivando a 680 CV a 7.000 giri e 800 Nm ed è stato abbinato ad un telaio completamente rivisto sul piano delle sospensioni con smorzatori elettronici adattivi, differenziale posteriore elettronico (prima volta su una Aston Martin) e, per mettere i CV a terra, appositi Michelin Pilot Sport 5 S su cerchi da 21 pollici. La velocità massima arriva a 350 km/h e lo 0-100 km/h passa via in meno di 3,5 s. Il motore a 12 cilindri 5 litri della DB11 è andato in pensione.
Il comparto freni vede dischi ventilati da 400 mm all'anteriore e da 360 mm al posteriore, con l'opzione di un impianto carboceramico a richiesta che alleggerisce le masse non sospese di 27 kg.
Cambia la digitalizzazione, finalmente personalizzata Aston
Molto lodevole, a giudicare dalle foto, la disposizione e la formula data alla plancia, con uno schermo touch un po' basso e orizzontale ma la presenza di molti tasti fisici, una scelta seguita anche da Porsche particolarmente condivisibile per una sportiva, dove il livello di attenzione alla guida dev'essere sempre molto alto. Pratico il bottone di avviamento e minimalista la leva del cambio automatico a 8 marce.
Aston Martin DB12: ultralusso e sportività, sarà la nuova James Bond Car?
vedi tutte