All’asta l’Aston Martin DB4 GT di Peter Sellers, Si parte da 3 milioni di euro. Ecco la storia
La DB4GT coupé poteva vantare una velocità massima di oltre 240 km/h, grazie alla combinazione del suo potente motore da 3,7 litri da 302 Cv, con la struttura leggera della vettura. La maggior parte delle 75 GT prodotte aveva i sedili posteriori sostituiti da un ripiano in moquette, mentre l’esemplare utilizzato nel film era uno di quelli con sedili posteriori montati in fabbrica, utilizzato dall’attore Lionel Jefferies come complice di Pearly nella fuga, prima che l’auto e i suoi passeggeri venissero fermati al campo di aviazione di Denham.
L’Aston Martin fu guidata da Sellers per le foto di rito, mentre la maggior parte della guida spericolata fu affidata a Ken Rudd, concessionario Aston Martin, che apparve nel film come comparsa tra i membri della banda. La sua concessionaria, la KN Rudd di Worthing, aveva preso in consegna la 41 DPX (sigla della targa) come auto per i test drive, ed era dotata di caratteristiche rare come le cornici in alluminio che circondano i fari o la presa d’aria per il radiatore dell’olio.
Successivamente, la DB4GT è stata di proprietà di diversi appassionati, tra cui l’ex presidente dell’Aston Martin Owners Club, Gerry Keane, prima di essere completamente restaurata. La carrozzeria e il telaio sono stati realizzati da Bodylines e la vettura è stata riverniciata in verde Goodwood nel 2002 da Spray Tec. “La DB4GT è stata creata per competere e ha ottenuto un immenso successo in pista sia nelle competizioni nazionali che internazionali – ha sottolineato James Knight, senior collector car consultant di Bonham Cars – È probabilmente la migliore auto stradale di Aston Martin ed è considerata la GT degli anni 60 per eccellenza.
Questo esemplare è in ottime condizioni, ha una splendida provenienza e viene messo in vendita da un appassionato di Aston Martin. Ha davvero tutte le carte in regola per essere uno degli esemplari più ambiti”. La 41 DPX sarà in mostra giovedì 13 luglio durante l’anteprima della vendita del Festival of Speed, prima di essere messa all’incanto il giorno successivo.