Alfa Romeo – Torna la Giulietta, forse anche cabrio e coupé
Osservazioni geopolitiche. Questi prodotti non sono stati inseriti nella presentazione dei nuovi modelli perché arriveranno dopo il 2026: un orizzonte temporale per il quale il gruppo Stellantis ha già pianificato tutti i piani di investimento. Per avere una conferma definitiva dei nuovi progetti bisognerà dunque attendere (almeno fino alla fine di quest’anno), con la Casa che intende osservare con attenzione anche vari sviluppi geopolitici. A partire dalle elezioni negli Stati Uniti, visto che un possibile ritorno alla presidenza di Donald Trump potrebbe cambiare le carte in tavola sulle decisioni d’elettrificazione dei veicoli per il mercato a stelle e strisce.
Sogno Purosangue. Il primo modello che Imparato ha annunciato per il “post-Giulia” è una grande Suv che idealmente dovrebbe andare a posizionarsi al di sopra della Stelvio: “Oggi farei una sportiva elettrica simile alla Purosangue, ma dobbiamo anche guardare all’evoluzione dei mercati globali. E avere un piano B, con un ritorno nel segmento C”. Nel caso della Suv, la piattaforma sarebbe la Stla Large della sorella minore Stelvio, che garantirebbe autonomie elevate (nell’ordine dei 700 km Wltp) e grande flessibilità di progettazione. Più che per l’Europa, però, questa sport utility è pensata come modello di conquista per mercati come quelli statunitense e cinese, dove le grandi Suv vanno per la maggiore.
Coupé e roadster, se la Giulietta va bene… Flessibilità che consentirà alla Giulietta di avere delle declinazioni sportive. Oltre a una probabile versione Quadrifoglio, infatti, potrebbe esserci spazio per inedite varianti carrozzeria. Imparato ha aggiunto che, a fronte di investimenti ragionevoli, se la Giulietta dovesse avere successo potrebbe esserci spazio anche per spin-off più dinamici, come una coupé, una cabrio e una roadster a due posti. Una sorta di Duetto dell’era elettrica.