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Alfa Romeo Tonale: la scelta tra la mild hybrid e la plug-in

Quanto consumano, quanto vanno in elettrico e dove rendono al meglio: ecco come vanno le Tonale ibride

alfa romeo tonale: la scelta tra la mild hybrid e la plug-in

Un numero sempre maggiore di persone, quando arriva il momento di cambiare macchina, prende in considerazione un’auto ibrida. E cioè un veicolo che ha un modulo elettrico che supporta il motore a benzina con l’obiettivo di abbassare i consumi di carburante e ridurre le emissioni. 

Questo permette anche di avere delle agevolazioni in diverse città italiane per muoversi e parcheggiare con più libertà, e a volte di avere anche dei vantaggi fiscali, come ad esempio delle esenzioni o degli sconti sul pagamento del bollo. 

Chi ha un’auto con motore diesel, inoltre, spesso valuta di sostituirla con un’ibrida perché ormai il prezzo del gasolio è allineato a quello della benzina, e questo sposta le considerazioni che molti si fanno sui costi di gestione di un’auto.

Per farsi un’idea su che tipo di auto ibrida potrebbe adattarsi meglio alle vostre esigenze abbiamo affiancato due motorizzazioni elettrificate dell’Alfa Romeo Tonale: si tratta di un modello appartenente a un marchio decisamente amato in Italia e appartiene a una categoria di mercato molto diffusa, quella dei SUV e crossover compatti. 

Vediamo insieme come sono fatte, come vanno e quanto consumano, per capire quale ibrida scegliere.

Alfa Romeo Tonale, il mild hybrid “rinforzato”

L’Alfa Romeo Tonale mild hybrid ha un motore 1.5 turbo benzina, con un modulo di elettrificazione che rientra nella categoria dei mild hybrid e che d’altro canto si può considerare come una sorta di “middle hybrid”, di ibrido di mezzo, perché si avvicina a un ibrido di tipo full hybrid a livello di dimensione della batteria e potenza del motore elettrico.

E anche perché, a differenza di altre macchine mild hybrid, questa Tonale riesce a muoversi in modalità 100% elettrica proprio come le auto full hybrid, aiutando a consumare meno carburante, migliorando le prestazioni del motore a benzina e ricaricando la batteria nelle fasi in cui l’auto non accelera.

Alfa Romeo Tonale mild hybrid e plug-in

Alfa Romeo Tonale

Alfa Romeo Tonale, gli interni

In realtà anche l’altra motorizzazione della Tonale – l’ibrida plug-in – può rigenerare energia elettrica quando rilasciate l’acceleratore o frenate, con in più ha la possibilità di usare anche un cavo per collegarsi a una presa di corrente, perché ha una batteria più grande che le permette di fare più km guidando solo in elettrico.

Ma torniamo alla definizione di mild hybrid “rinforzata” per la Tonale. La batteria ha una capacità di 0,77 kWh ed è alimentata a 48 Volt, stessa tensione del motore elettrico, che ha 20 CV di potenza e 55 Nm di coppia.

Alfa Romeo Tonale, perché è più ibrida di altre

Sono dati che fanno andare questo modulo di elettrificazione “oltre” le auto mild hybrid, per le quali tipicamente parliamo di batterie comprese tra 0,10 e 0,40 kWh (invece di quasi 0,80 kWh) e di motori elettrici con potenze che – a seconda dell’alimentazione a 12 o 48 V – vanno da 5 a 15 CV (al posto dei 20 CV di questo ibrido Alfa Romeo), mentre sulle auto full hybrid i valori ovviamente salgono: la batteria può variare tra 0,70 e 1,80 kWh nei modelli più recenti, e la potenza del motore elettrico tra circa 50 CV e anche più di 150 CV sui modelli più potenti, spesso con due motori elettrici e la trazione integrale.

Come sulle auto full hybrid, questa motorizzazione della Tonale può dare trazione alle ruote utilizzando solo l’elettricità e tenere spento il motore a benzina fino anche al 50% del tempo di utilizzo.

Gli scenari in cui non viene chiamato in causa il motore termico sono ad esempio le partenze da fermo, sia in prima marcia che in retromarcia (quindi anche nelle manovre di parcheggio oppure quando siete in coda e vi spostate a passo d’uomo), ma l’elettrico interviene anche quando alzate il piede dall’acceleratore o frenate per recuperare energia e ricaricare la batteria.

L’unità elettrica è montata a valle del cambio, che è un nuovo automatico doppia-frizione a 7 rapporti, mentre il motore a benzina è un 4 cilindri 1.5 da 240 Nm di coppia, con 130 CV se abbinato al turbo a geometria fissa , oppure 160 CV con il turbo a geometria variabile.

Il supporto elettrico si fa sentire anche con una funzione di boost (cioè di spinta) che migliora le prestazioni del motore a benzina aumentando la coppia, e anche intervenendo durante i passaggi marcia del cambio per renderli più omogenei e per tenere il motore termico nelle migliori condizioni di efficienza energetica.

Tonale: un’Alfa Romeo da guidare anche da ibrida 

La piattaforma telaistica dell’Alfa Romeo Tonale deriva da quella di altri modelli Fiat e Jeep del gruppo Stellantis, ma con tarature più sportive per le sospensioni e lo sterzo (molto diretto come su altre Alfa Romeo), con un differenziale elettronico con funzione di torque vectoring per ottimizzare la trazione anteriore, e con freni ridimensionati e dotati di comando elettrico del pedale, per lasciare sempre consistente la risposta sotto il piede disaccoppiando l’intervento dell’impianto idraulico. E con una corsa a volte un po’ difficile da modulare, soprattutto per non generare strattonare a bassa velocità.

Queste caratteristiche contribuiscono a dare alla Tonale la personalità sportiva che ci si aspetta da un’Alfa Romeo, che vi abbiamo raccontato in passato anche  in altre nostre prove.

Aver migliorato la guidabilità dà anche dei vantaggi quando  si guida per cercare l’efficienza, per abbassare i consumi, perché potete lasciar scorrere la macchina prima delle curve, frenare più tardi per non perdere velocità e sfruttare la precisione in traiettoria e la tenuta di strada per riaccelerare prima e in maniera piàù progressiva.

Utilizzando, se volete, anche la modalità di guida Advanced Efficiency del rotore DNA sulla plancia per limare ancora un po’ i consumi.

Come prestazioni parliamo di 8,8″ nello 0-100 km/h e 212 km/h per la motorizzazione da 160 CV, e di 9,9″ nello 0-100 km/h e 198 km/h per la versione da 130 CV protagonista di questa prova, in cui in media la Tonale mild hybrid ha percorso 14 km/litro in città, tra i 16 km/litro e i 17 km/litro fuori città e 13 km/litro in autostrada.

Alfa Romeo Tonale mild hybrid e plug-in

Alfa Romeo Tonale

Alfa Romeo Tonale, gli interni

Alfa Romeo Tonale Q4, l’ibrida plug-in

Passando dalla mild hybrid all’Alfa Romeo Tonale Q4 ibrida plug-in, la batteria diventa più grande e ci si può anche collegare alla rete elettrica per ricaricare. 

Con questo livello di elettrificazione maggiorato la Tonale plug-in può muoversi per più tempo solo in elettrico, grazie a una batteria che da una capacità di meno di 1 kWh di quella che equipaggia la Tonale mild hybrid passa a 15,5 kWh, cosa che in un tipico utilizzo quotidiano casa-lavoro in questo test mi ha fatto viaggiare per decine di chilometri in elettrico, mentre i dati dichiarati per l’omologazione sono di 68 km (oppure 82 km nella guida in città).

Avendo una batteria più grande la Tonale plug-in è più pesante della mild hybrid (circa 1.800 kg contro poco più di 1.500 kg), ma è anche più potente, ha prestazioni migliori, grazie anche alla trazione integrale.

Alfa Romeo Tonale Q4, la più potente

Il motore a benzina è un 4 cilindri 1.3 turbo da 180 CV, abbinato a un cambio automatico doppia-frizione a 6 marce e c’è un motore elettrico da 45 CV che aiuta il benzina a muovere le ruote anteriori e che fa anche da alternatore e motorino di avviamento.

E poi c’è un altro motore elettrico da 122 CV collegato alle ruote posteriori che permette di guidare con la trazione integrale in modalità ibrida oppure con la trazione solo posteriore
quando la macchina si muove in elettrico, fino a una velocità di 135 km/h. Per arrivare alla velocità massima di 206 km/h viene coinvolto tutto il modulo ibrido, per una potenza complessiva di 280 CV, che permettono di fare lo 0-100 km/h in 6,2 secondi.

Alfa Romeo Tonale, il posteriore

Alfa Romeo Tonale, l’anteriore

Alfa Romeo Tonale Q4, ha la trazione integrale 

Mettendo il rotore DNA nella posizione Advanced Efficiency si viaggia per più tempo in elettrico, e in rilascio spesso l’auto procede per inerzia con il motore termico spento per non consumare benzina. Nella posizione Natural, il motore termico interviene più spesso in un’alternanza fluida con il motore elettrico, con diverse fasi in cui lavorano insieme
e con passaggi di marcia abbastanza rapidi per quel che riguarda il cambio automatico.

Sempre molto belle tra l’altro le lunghe leve in alluminio dietro al volante per l’inserimento manuale dei rapporti.

In modalità Dynamic le risposte del cambio e dei motori diventano ancora più veloci e la guida è divertente nonostante il peso superiore ma con una bella ripartizione del peso 47% dietro e 53% davanti la macchina ha un comportamento facile da gestire. E con il motore elettrico collegato alle ruote posteriori l’avantreno dà il meglio, in curva si riescono a fare traiettorie belle strette e quando si torna sul pedale dell’acceleratore la trazione integrale permette di sfruttare tutta la cavalleria disponibile.

Tra l’altro anche quando la strumentazione indica un’autonomia elettrica di “0 km” c’è sempre almeno il 20% di energia disponibile grazie all’intervento in ricarica del motore termico e della frenata rigenerativa. Anche sulla plug-in lo sterzo della Tonale è diretto e veloce, e le sospensioni sono regolabili elettronicamente con una taratura bella consistente per contenere il rollio, che a volte comunque lascia filtrare qualche sconnessione.

Parlando infine di consumi, vi detto prima quanti km si riescono a fare in elettrico con la batteria carica, mentre a batteria scarica in città si fanno 12.5 km litro, fuori città 13.5 km litro, in autostrada 10 km litro.

Ibrida plug-in, la ricarica

Per saperne di più su com’è fatta e come va la Tonale potete fare riferimento anche ad altre prove sul nostro canale e sul nostro sito perché, in questa occasione ci siamo concentrati sulla tecnologia ibrida.

Quindi vi ricordo ancora che in un paio d’ore la batteria della Tonale plug-in si può ricaricare da 0 a 100% in corrente alternata AC fino a quasi 7,4 kW di potenza, oppure in circa 8 ore, tipicamente di notte quando si usa una presa a muro oppure una wall box, collegandosi a una normale utenza domestica da 220 V e 2.2 kW di potenza.

E con i cavi di ricarica da ritirare nel bagagliaio, che ha una capacità minima che si riduce dai 500 litri della Tonale mild hybrid a 385 litri, per via l’ingombro della parte elettrica montata sul retrotreno della Tonale plug-in. 

Non dimenticate che le prestazioni in ricarica non dipendono solo dall’auto ma anche dal collegamento che alimenta la presa elettrica domestica o la wallbox. Mentre le colonnine pubbliche o quelle sul posto di lavoro ormai hanno quasi sempre potenze più alte di quelle che questa macchina può assorbire. A casa invece, dal contratto base di 3 kW che quasi tutti abbiamo per il contatore elettrico, si può fare richiesta al gestore di energia di salire anche fino a 6 kW, ad esempio, senza grossi interventi all’impianto da parte di tecnici specializzati.

Mild hybrid e plug-in hybrid: analogie e differenze

La Tonale mild hybrid e la Tonale plug-in sono entrambe delle ibride con un motore elettrico che può far muovere da solo l’auto, o lavorare insieme al motore a benzina per consumare meno, recuperando energia per ricaricare la batteria.

Una delle differenze tra le due è proprio la batteria, che sulla plug in è più grande per fare più chilometri solo in elettrico, e si può collegare con un cavo a una presa per ricaricarsi al 100%.

La batteria della Tonale mild hybrid invece è più piccola, si ricarica sempre con l’auto in movimento e non è dimensionata per spostare l’auto solo in elettrico per molti chilometri consecutivi, come una plug-in: il suo obiettivo di funzionamento è spegnere il motore a benzina quando possibile.

Questo tipicamente succede a bassa velocità, guidando tranquilli, sfruttando i rallentamenti e le discese per recuperare energia e arrivare a superare anche il 50% del tempo di utilizzo in cui il motore termico rimane spento. Cosa che, come raccontato in precedenza, vale anche per una plug-in quando la si usa a batteria scarica.

Alfa Romeo Tonale plug-in

Alfa Romeo Tonale mild hybrid

Full hybrid o plug-in: come e quando scegliere

Se i vostri percorsi giornalieri in auto sono inferiori all’autonomia in elettrico di una ibrida plug-in riuscirete a guidare sempre in elettrico, senza consumare benzina e gestendo solo la spesa per l’energia elettrica.

O comunque consumando poca benzina se sforate di qualche chilometro prima di parcheggiarla e ricaricare. Meglio se a casa vostra o sul posto di lavoro, quando comunque non usereste l’auto per poi avere di nuovo la batteria pronta il viaggio successivo.

Nei tragitti più lunghi invece, magari nel weekend, una plug-in si comporta in maniera simile a un’ibrida. Con le differenze che abbiamo descritto dovute al maggior peso e anche alle prestazioni superiori.

I vostri spostamenti non si sposano bene con una pianificazione come questa? Valutate allora una ibrida che non sia plug-in, tenendo anche conto che fra le due tecnologie ci sono delle differenze di prezzo.

Ad esempio una Tonale Plug-in costa dai 10.000 ai 12.000 euro in più di una Tonale mild hybrid, in base agli allestimenti. Tenete poi ancora presente che le ibride plug-in possono avere diritto ad agevolazioni superiori a quelle delle altre ibride e simili a quelle delle auto elettriche, anche se dipende da dove abitate per quel che riguarda esenzioni o sconti sulla tassa di possesso, o per i pagamenti delle zone a traffico limitato in città o dei parcheggi.

Per decidere quale ibrida scegliere quindi, valutate non solo la differenza nei costi di acquisto e di utilizzo, ma anche le condizioni che rendono più o meno vantaggiosa una tecnologia rispetto a un’altra a seconda di come e dove usate l’auto.

Cioè su quali percorsi guidate e anche in quale regione e città d’Italia vivete.

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