Alfa Romeo – Il ceo Imparato: Abbiamo in mente unAlfetta
Come sarà. Secondo le stesse parole di Imparato, si tratterà di una segmento C, più o meno hatch, molto cool. Più che una berlina due volumi tradizionale, insomma, il capo dell’Alfa sembra avere in mente una carrozzeria berlinetta un po’ coupeggiante, più fastback che hatchback. una formula molto europea, ne sono consapevole. Ma se guadagno abbastanza soldi con gli altri modelli, e se la Tonale e i modelli che lanceremo nei prossimi anni riusciranno a stabilire una solida rilevanza internazionale di Alfa Romeo, allora la faccio anche solo per l’Europa, ci ha detto. Sarebbe un’eccezione in un piano prodotti che di regola prevede proposte universali, cioè vendibili sui mercati globali. La propulsione sarà a batteria e dovrà avere un’impostazione sportiva degna del nome.
Al cuore del mercato. Il segmento C resterà molto importante per il marchio, perché portatore di volumi e chiave di accesso a un premium che sia non elitario ma democratico. Imparato lo chiama la bellezza per tutti. Se l’Alfa deciderà di farlo presidiare da più di un modello è ancora oggetto di discussioni interne. L’Alfetta dovrebbe arrivare tra il 2027 e il 2028, lo stesso periodo in cui, incidentalmente, è fissata la fine del ciclo di vita dell’attuale Tonale e l’inizio dell’era totalmente elettrica del Biscione.
Decisione a settembre. In questo scenario, non è ancora chiaro se l’attuale Suv di fascia C avrà un’erede diretta, ovviamente a batteria, oppure se possa cedere il passo alla sola Alfetta. Decideremo a settembre il piano prodotti specifico degli anni 28, 29 e 30. Ci sono diverse questioni sul tavolo: rinnovo del segmento B (quello della B-Suv, sorella della Jeep Avenger, ndr) sì o no; C-Suv si o no; C-hatch (l’Alfetta, appunto, ndr) si o no. Insomma, Alfisti, orfani della Giulietta e non solo, incrociate le dita fino all’autunno. E non perdete l’intervista integrale a Imparato sul numero di aprile.