Il 2020 è un anno di svolta per l’Aston Martin: Lawrence Stroll entra come azionista di maggioranza, in concomitanza con un riassetto societario che vede coinvolti altri soggetti tra cui il Gruppo Daimler e Geely Holding; arriva il debutto nel campionato mondiale di F1, che riporta la Casa di Gaydon sul palcoscenico internazionale; e debutta pure il modello più importante (almeno per volumi di vendita) della gamma, la DBX. Oggi, a quattro anni dal lancio, la Suv si aggiorna. E noi abbiamo voluto esserci.
IN BREVE
Aston Martin DBX707 prova su strada
INTERNI
Il modello, che nel frattempo ha raggiunto la quota del 50% del mix di vendite del brand, ha rivisto il suo comparto tecnologico (e non solo) spingendo sul pedale della digitalizzazione. Le modifiche principali si riscontrano nell’abitacolo: la strumentazione digitale è più grande e la plancia è stata ridisegnata per integrare meglio il nuovo sistema di infotainment con schermo da 10,25″. Nuova anche l’interfaccia grafica, mentre la connettività dei protocolli Apple CarPlay e Android Auto è finalmente wireless. Nell’abitacolo fanno bella mostra di sé il nuovo volante, ripreso in toto dalla DB12 e dalla Vantage, e la console dei comandi rivoluzionata.
MOTORI
Dentro il cofano romba il noto V8 4.0 litri di origine Mercedes-AMG, adeguatamente rimaneggiato in base ai desiderata degli ingegneri dell’Aston Martin. Per la verità si partiva da una base ben rodata: il propulsore M177 è già stato utilizzato sui modelli più prestanti della Stella, tra cui le C 63 AMG e la SL 63 AMG 4Matic+ di ultima generazione. Questa evoluzione, però, tocca vette prestazionali da vertigine: la potenza raggiunge il picco di 707 CV a 6.000 giri/min e la coppia arriva a 900 Nm da 2.750 giri, rendendo la Suv inglese uno dei modelli di serie più potenti al mondo. Un prodigio reso possibile grazie all’uso di due turbine dotate di cuscinetti a sfera al posto delle classiche bronzine. Questo motore è anche l’unico ora disponibile nella gamma DBX, che non propone più la versione base da 550 CV introdotta quattro anni fa.
DINAMICA DI GUIDA
In occasione di questo aggiornamento gli ingegneri hanno rimesso mano alle sospensioni, in particolare al funzionamento degli ammortizzatori. Sono stati ricalibrati nel funzionamento grazie a interventi elettronici che favoriscono un miglior comportamento nelle fasi transitorie, cioè nell’alternanza tra compressione ed estensione, in curva o in frenata e in accelerazione. Una soluzione che va a tutto vantaggio del confort, ma anche del piacere di guida. Giocando con le varie modalità elettroniche si apprezza il lavoro fatto sulla dinamica del mezzo, e sulla velocità che un veicolo di queste dimensioni e massa è in grado di garantire. Volete saperne di più? Guardate il video qui sopra.