Una visita segreta, ma che è venuta a galla perché qualcuno di interessato ha spifferato l’informazione ad alcuni media inglesi. Adrian Newey è andato all’Aston Martin per misurare il valore della nuova sede della squadra di Silverstone. Per un paio d’ore i dipendenti erano stati invitati a lasciare i reparti proprio per evitare che ci fosse una fuga di notizie per quella che era stata battezzata come una visita privata da tenere in silenzio.
E così, mentre c’era chi andava sostenendo che il “Genio” avesse già siglato un contratto con la Ferrari, ecco una novità che cambia le carte in tavola, ridando credito all’anticipazione di Motorsport.com diffusa in marzo seconda la quale Lawrence Stroll, titolare del team Aston Martin, aveva fatto un’offerta munifica per convincere Adrian: cento milioni di dollari per un accordo di quattro anni.
Fernando Alonso, Aston Martin AMR24
Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images
Il rendimento della “verdona” quest’anno è decisamente inferiore al potenziale del marchio, ma a incuriosire Newey sono le potenzialità dell’Aston Martin in proiezione 2026 quando nel Circus dovranno fare il debutto le nuove monoposto agili che non avranno niente a che vedere con le attuali macchine a effetto suolo.
L’azienda di stato araba è quella che più ha investito nella ricerca della benzina sintetica e potrebbe contribuire in modo sostanziale a rendere la PU Honda molto competitiva, in un panorama dove sono molti i Costruttori che temono le nuove motorizzazioni (si parla di Renault, Audi e Red Bull Powertrains).
La Ferrari non ha bisogno di mostrare a Newey le sue potenzialità per convincerlo, le perplessità riguardano la non disponibilità a trasferirsi a Maranello per un impiego full time, mentre il ruolo da super-consulente sarebbe certamente a lui più congeniale, anche perché sarebbe disposto a offrire una disponibilità limitata.
L’Aston Martin ha certamente tutte le potenzialità economiche e tecniche per soddisfare le richieste di Newey, visto che il lavoro svolto finora da Dan Fallows, suo delfino per anni in Red Bull, non ha soddisfatto le aspettative prestazionali del marchio inglese.
Uno dei freni dell’operazione è sicuramente che a capo di Aston Martin ci sia un “padre-padrone” come Lawrence Stroll: Newey ama la massima autonomia e certe figure così forti lo impensieriscono un po’, ma sarebbe solo una questione di patti chiari e amicizia lunga.
Enrico Cardile, Head of Chassis, Ferrari, alla conferenza stampa dei team principal
Foto di: Dom Romney / Motorsport Images
Con la visita a sorpresa sono un po’ crollate le quotazioni di Enrico Cardile, attuale direttore tecnico del telaio Ferrari, che avrebbe ricevuto un’offerta per andare nel team di Silverstone. L’ingegnere toscano, cresciuto a Maranello, può aver sfruttato l’occasione per chiedere un adeguamento economico alla Scuderia in virtù dell’accresciuto valore di mercato, ma è molto probabile che resti al comando della tolda del Reparto Corse, pienamente consapevole di collaborare eventualmente con un consulente come Adrian Newey.
L’estate sta diventando particolarmente calda non solo a livello meteo, visto che il mercato dei tecnici è aperto più che mai…