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La concept car Lancia Stratos Zero senza portiere

La concept car Lancia Stratos Zero nasce dall’ingegno di due incredibili personaggi, dal designer italiano Marcello Gandini e dalla carrozzeria torinese Bertone. 

la concept car lancia stratos zero senza portiere

Autore: Wikipedia.com

La concept car Lancia Stratos Zero è stata disegnata per la prima volta a fine anni ’60 dal designer italiano Marcello Gandini, per poi lasciare che la realizzasse la carrozzeria torinese Bertone nel ’70.

Il prototipo della Lancia Stratos Zero è stato presentato al Salone di Torino nel 1970 ma non è mai entrato in produzione (come molte concept car) per via delle sue caratteristiche tecniche e fintroppo visionarie per l’epoca.

Lancia Stratos Zero mai entrata in produzione

la concept car lancia stratos zero senza portiere

Autore: Art Konovalov / Shutterstock.com

L’idea di Marcello Gandini era quella di realizzare il concept della Lancia Stratos Zero per poi presentarla al Salone dell’Automobile di Ginevra. Per l’epoca i dettagli e le soluzioni – sia meccaniche che estetiche – erano fintroppo all’avanguardia per poter realizzare una vettura di serie.

La realizzazione è stata affidata alla carrozzeria Bertone che ha potuto costruire un prototipo alto 840 mm e lungo 3580 mm. Dimensioni molto contenute e strettamente legate alla posizione ribassata di tutte le parti meccaniche dell’auto.

Immaginandoci che questo prototipo risale ad almeno 14 anni fa possiamo comprendere quanto alcuni dettagli – almeno per l’epoca – erano così futuristici che vengono definiti “avveniristiche”.

Senza portiere e compatta

Uno degli elementi distintivi e caratteristici è l’assenza delle portiere. Proprio come nei caccia da combattimento sulla Stratos Zero si sale a bordo aprendo il parabrezza ribaltabile, così da potersi calare al suo interno scavalcando il pianto dello sterzo snodato.

L’abolizione degli elementi come le portiere non è un dettaglio lasciato a caso. Marcello Gandini ha dichiarato infatti di voler:

Realizzare un oggetto che attirasse l’attenzione di visitatori e soprattutto degli addetti ai lavori. L’importante è far parlare di sé.

Da queste dichiarazioni è facile comprendere la sua intenzione di creare una concept car che stupisse. Linee estreme ed avveniristiche, stile e compattezza, sono le caratteristiche che successivamente avrebbe adottato Lancia stessa per poter creare i suoi modelli di serie.

Con un occhio più attento è facile notare come l’asse posteriore è poco più ampio dell’anteriore, così da poter favorire una maggior maneggevolezza. Il peso di appena 700 kg contribuiva a dar l’idea di una vettura piccola ma super veloce.

Il posteriore tagliente della Stratos Zero mette in risalto i due scarichi decentrati sulla sinistra di una dimensione gigante. Una rappresentazione realistica dal momento in cui a quell’epoca le vetture circolavano soltanto grazie a cilindri e pistoni (e non con una batteria come succede oggi).

Nel tempo sono state presentate concept car Lancia più moderne come la Pu+Ra HPE e altre invece come la Stratos Zero basate su un’epoca meno recente.

Le luci posteriori godevano di 84 lampadine che riprendevano l’intero disegno della coda, mentre quelle anteriori erano costituite da 10 singoli proiettori affiancati sul muso della vettura molto affilato.

Anche se oggi le società parlano tanto delle note “firme luminose”, in realtà è un dettaglio che esiste da mezzo secolo di vita, proprio come dimostrato da questa concept Stratos Zero.

Concept car Lancia Stratos Zero: foto e immagini

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