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Controcorrente con un gran bel diesel: Skoda rilancia la Kodiaq

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Controcorrente con un gran bel diesel: Skoda rilancia la Kodiaq

Alla domanda “Qual è stato il primo Suv di casa Skoda?”, la risposta è: la Kodiaq. Modello che, dopo i suoi primi otto anni di vita, si rinnova completamente dando inizio a quella che normalmente si definisce “seconda generazione”. Riprogettato sulla piattaforma MQB-EVO, oltre ad essere il primo Suv Skoda ad ospitare fino a 7 persone, ha a disposizione un volume di carico da “furgone” (da 910 a 2.105 litri), grande abitabilità e flessibilità della seconda e terza fila. Se a tutto ciò aggiungiamo un grande comfort di viaggio, garantito da buoni materiali, numerosi vani porta-oggetti ben distribuiti in tutta la vettura, ottimi sedili (la tinta dei quali è ricavata dal caffè “avanzato” nelle fabbriche Skoda) e motorizzazioni efficienti, beh, il fatidico rapporto qualità/prezzo è assicurato.

La gamma motori. Il nuovo Kodiaq è stato riprogettato fuori, dentro e sotto. La gamma dei propulsori, infatti, è aggiornata. A disposizione il nuovo 1.5 TSI mild-hybrid 150 CV (da 40.700 euro la 5 posti e da 41.300 euro la 7 posti); il 1.5 TSI PHEV (da 48.800 euro); il 2.0 TDI da 150 CV (da 44.900 euro la 5 posti e da 45.500 euro la 7) e il 2.0 TDI da 193 CV (da 49.400 euro e da 50.000 la 7 posti). Tutte le motorizzazioni sono abbinate al cambio automatico DSG a doppia frizione a 7 rapporti (tranne la versione Plug-in che ne ha 6) ed è disponibile per le versioni a 5 e a 7 posti (la PHEV solo a 5). Non vorrei andare controcorrente, ma la versione diesel da 193 CV è quella che durante il test drive abbiamo preferito più di tutte (e vi consigliamo nonostante il processo di elettrificazione in atto) perché, grazie anche ai suoi 400 Nm di coppia massima, ha sfoderato un’accelerazione e una ripresa davvero interessanti. Motore silenzioso, brillante e ad occhio e croce anche parsimonioso nei consumi. L’accoppiata TDI e DSG, poi, è un valore aggiunto perché sono come il cacio sui maccheroni: uno non può fare a meno dell’altro.

Il paradosso. Per la Kodiaq 1.5 PHEV (quella plug-in) alla voce “emissioni” troviamo un interessante 9/12 gr/km. Valore, questo, che rientra nella fascia 0-20 g/km, quella delle auto 100% elettriche. Insomma, quelle meno inquinanti dal punto di vista ecologico. Kodiaq però non rientra nella lista delle vetture incentivabili perché “il limite di spesa (compresi IVA e optional) è di 42.700 euro. E quello della Kodiaq PHEV parte da 49.800 euro.

Allestimenti. Il nuovo Kodiaq è proposto al momento in 3 varianti di allestimento. La dotazione di serie è molto completa già a partire dalla versione Selection, grazie alla presenza dei principali ADAS, del climatronic tri-zona, dei sedili riscaldabili e della telecamera posteriore. La versione Executive si propone come soluzione ottimale per le flotte aziendali, grazie al navigatore connesso con schermo da 13” e alla vernice metallizzata di serie. La versione Style completa le dotazioni di comfort e design, includendo anche fari Matrix LED e portellone elettrico. La vettura è già ordinabile presso tutta la rete delle Concessionarie ufficiali italiane.

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