- Lunga come una Hyundai Tucson ma più alta
- Spaziosità interna a vantaggio dell’inclusività
- Funzionalità accessibili
- Rampa integrata con avviso anti-incivili
L’ex capo del design Jaguar Ian Callum ha collaborato con Motability per creare un’auto elettrica progettata specificatamente per gli utenti su sedia a rotelle, con caratteristiche distintive per rendere il veicolo “più desiderabile” rispetto ai furgoncini e ai veicoli commerciali convertiti per il trasporto di disabili che vengono attualmente proposti sul mercato.
Lunga come una Hyundai Tucson ma più alta
Il concept in questione, creato dall’omonima agenzia di design di Callum, si chiama eVita ed è basato sulla piattaforma elettrica di medie dimensioni di Stellantis, mostrando quanto il mix tra design e ingegneria possano essere inclusivi nel ripensare la conformazione classica di un veicolo per offrire il massimo spazio interno con il minore ingombro possibile.
Spaziosità interna a vantaggio dell’inclusività
Questo spazio extra e il pavimento completamente piatto consentono agli utenti su sedia a rotelle di muoversi più agevolmente e viaggiare stando seduti alla stessa altezza di chi occupa i sedili anteriori, aspetto che rende l’esperienza del viaggio ancora più inclusiva, come ha spiegato Callum ad Autocar.
Funzionalità accessibili
Altri elementi di design distintivi di questo concept includono una “barra di utilità” montata posteriormente che offre a chi viaggia dietro l’accesso a infotainment, climatizzatore e altro ancora, e due prese di ricarica, di cui una posizionata sufficiente in basso da consentirne l’agevole utilizzo a chi è sulla sedia a rotelle.
Rampa integrata con avviso anti-incivili
Il concept eVita, realizzato dopo aver raccolto le richieste e le esigenze di persone su sedia a rotelle, per il momento non è destinato alla produzione, ma, come sottolineano dall’agenzia di Callum, serve come invito all’industria dell’auto per prendere in maggiore considerazione i bisogni di mobilità degli utenti disabili nella transizione ai veicoli elettrici.