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Da Costa (Porsche) trionfa in gara-2 a Berlino davanti a Cassidy (Jaguar) e Rowland (Nissan)

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Antonio Felix Da Costa guida il gruppo in gara-2 a Berlino

BERLINO – Antonio Felix da Costa ha regalato alla sua scuderia, la Tag Heuer, la terza affermazione stagionale in Formula E e al suo costruttore, la Porsche, la quarta. «Speriamo di riuscire mantenere questa vittoria», ha scherzato dalla sua monoposto 99X Electric subito dopo il traguardo di Berlino, dove si è corso il decimo ePrix del decimo campionato e il ventesimo in assoluto nella capitale tedesca. Come ieri, la gara è stata vivace e i colpi di scena non sono mancati, inclusi i contatti che sono costati la gara prima a Maximilian Günther (Maserati) e poi a Sacha Fenestraz (Nissan).

Il nono successo in carriera sfumato a Misano Adriatico quattro ore dopo l’arrivo (e dopo la gioia della cerimonia di premiazione: il ricorso è stato annunciato, ma i legali ne stanno ancora valutando i profili) è arrivato nella gara di casa di Porsche, che ha piazzato Pascal Wehrlein al quarto posto. Il poleman, Jake Dennis (Andretti), con la stessa monoposto elettrica tedesca, ha chiuso quinto e ha rischiato anche di mandare all’aria la gara di Wehrlein, in lotta per il titolo iridato, con un “tocco galeotto”. Sul podio di Berlino è salito di nuovo Nick Cassidy (Jaguar Tcs), che ha sommato al primo posto di sabato, il secondo di domenica, e, ancora, Oliver Rowland.

Il britannico ha chiuso di nuovo terzo, come ieri, completando la sua ormai solita grande rimonta: era partito sedicesimo. Per lui si tratta del sesto podio in questo campionato. Nella Top 10, Mitch Evans (Jaguar Tcs), è arrivato sesto e il “lungo” a una manciata di minuti dal termine gli è costato almeno un paio di posizioni e punti importanti. Alle sue spalle l’indiano Jehan Daruvala, che ha regalto alla Maserati gli unici punti del fine settimana: i 6 riservati al settimo. Quindi il sempre più sorprendente 19enne Taylor Barnard, mandato in pista dal Team Principal Ian James a Monaco per sostituire Sam Bird al volante della Nissan della Neom McLaren: decimo sabato, oggi ha tagliato il traguardo come ottavo, dieci posizioni guadagnate rispetto alla posizione di partenza. Fa festa anche Joel Eriksson (Envision), che al suo rientro per l’assenza dei piloti ufficiali impegnati nel Wec, è arrivato nono, addirittura davanti a Jean Eric Vergne (Ds Penske), decimo.

Indubbiamente imprevedibile (8 vincitori in 10 gare) e sicuramente spettacolare, la Formula E si appresta ad affrontare gli ultimi tre appuntamenti della stagione, tutti doppi: Shanghai, fra due settimane, Portland, a fine giugno, e Londra, il 20 e 21 luglio. Mentre fra le squadre la Jaguar Tcs (237) ha un vantaggio consistente sulla seconda, la Tag Heuer Porsche (183), fra i piloti la situazione è più fluida. Cassidy guida a quota 140 davanti a Wehrlein (124) e a Rowland (118 sui 144 della Nissan, che è terza fra le scuderie). Dennis, il campione in carica, è quarto a 102 davanti a Evans (97) e Vergne (84). Non tutto è ancora possibile, ma con 174 punti ancora in palio molto può ancora accadere.

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