F1, GP Abu Dhabi 2022, Analisi FP2: Verstappen risponde alla Mercedes, solita F1-75 mangia gomme
Infatti se Hamilton e Russell partono forte facendo segnare lo stesso intermedio di Verstappen, Leclerc e Sainz iniziano a soffrire i cambiamenti all’assetto della F1-75 ed un posteriore poco stabile, che non gli fa trovare il feeling con la macchina e li fa essere più lenti dei rivali anche in curva, di solito punto di forza della Ferrari, oltre che sul dritto. Stesso intermedio per Perez che prende due decimi dal compagno di squadra, che replica alle parole di Domenica scorsa, dimostrando che è lui a fare la differenza e non la RB18.
Verstappen fa ancora il vuoto sfruttando la velocità di punta della RB18 e la solita forza in rettilineo, nella parte centrale. Questo è confermato da Perez che fa segnare il secondo intermedio nella parte centrale, mentre Leclerc limita i danni, transitando al T2 in 36.7 come le Mercedes, e Sainz perde quattro decimi da Verstappen. La Ferrari però proprio in questa parte di pista ha margine, visto che ha dato la sensazione di aver girato con una mappatura di motore molto conservativa come al solito di Venerdì.
Il campione del mondo vola ancora di più nel long run, dove come ha fatto prima del Brasile, martella sull’1.30 basso. Passo che né le Mercedes né le Ferrari riescono ad avvicinare, pagando gli stessi problemi che hanno condizionato il loro giro secco. Se Hamilton e Russell comunque sono costanti sull’1.30 alto così come Perez, e la Mercedes è la seconda forza in pista nella simulazione gara, la scelta di scaricare la macchina, fa tornare a soffrire soprattutto Leclerc di degrado gomme, invece Sainz gestendo meglio i pneumatici, del compagno di squadra come più volte è capitato quest’anno, ha un passo migliore.
In collaborazione con Automoto.it