La prima edizione di Vicenza Classic Car Show ha aperto quest’oggi i battenti accogliendo il pubblico di appassionati alla Fiera di Vicenza-IEG (Italian Exhibition Group).
Nell’area celebrazioni del Padiglione 7 sono presenti sei esemplari di Lamborghini Miura e Lamborghini Countach, un modo per rendere omaggio al genio di Marcello Gandini, recentemente scomparso, che ha progettato auto da sogno visionarie e di rottura come i due iconici modelli della Casa di Sant’Agata Bolognese.
Il mito della Lamborghini Miura
A dar vita alla Miura, successivamente prodotta nelle versioni P400S e SV, sono stati tre grandi personalità del settore automotive: l’ing. Paolo Dallara, all’epoca a capo dell’ufficio tecnico, l’ing. Gian Paolo Stanzani, responsabile dello sviluppo del motore e il responsabile del design della Carrozzeria Bertone, Marcello Gandini.
A Vicenza Classic Car Show si possono ammirare tre esemplari di P400S, due gialle ed una azzurra, nei suggestivi colori originali.
Il cambio radicale con la Countach
Nel 1973, ancora in piena epopea Miura, Marcello Gandini, sempre a capo della Carrozzeria Bertone, disegna la Lamborghini Countach, nata dall’estremizzazione delle caratteristiche della Miura: un’estetica da far girare la testa, che si ispira ad una capsula spaziale. Quasi impossibile credere che le linee bombate della Miura e quelle spigolose della Countach siano uscite dalla medesima matita, a distanza di pochi anni.
La Countach, dotata di motore longitudinale posteriore da 3.9 litri, ha dato vita a diverse varianti (LP 400, LP 400S, LP 500S, LP 500 4 valvole e Countach 25° Anniversario), tutte caratterizzate da un’estetica innovativa fatta da linee slanciate e spigolose che prendono forma su una vettura basse e leggera con telaio tubolare in acciaio sotto una carrozzeria in alluminio.
Nell’area celebrazioni della Fiera di Vicenza sono esposte tre versioni differenti della Lamborghini Countach: una LP 400S blu, una LP 500 S bianca e una LP 500 4 valvole azzurra.