- IN BREVE
- TELAIO
- Ferrari 12Cilindri (2024)
- Ferrari 12Cilindri Spider (2024)
- MOTORE E CAMBIO
- ESTERNI
- INTERNI
- ELETTRONICA
C’è una Ferrari “più Ferrari” delle altre? Sì: si chiama 12Cilindri e ha tutto il diritto di trasformare la sua caratteristica principale in una denominazione chiara e perfetta. Come il motore che monta: è lui, il V12 aspirato anteriore centrale, a ricollegarla al primo modello di Maranello, la 125 S del 1947. Presentata nelle varianti berlinetta e Spider, nasce per essere idolatrata: 830 CV, aerodinamica attiva e un design che gioca tra geometrie nette e qualche citazione dal passato.
IN BREVE
TELAIO
La scocca della nuova V12 è tutta nuova e vanta una maggiore rigidezza torsionale rispetto al modello precedente: lunga 4,73 metri, larga 2,18 e alta 1,29, la 12Cilindri trova sicuramente nel passo la sua misura più interessante: 2,70 metri, vale a dire due centimetri meno della 812 Superfast, alla ricerca di una maggiore reattività e di un comportamento ancora più dinamico. Lo conferma il dato sul peso (1.560 kg a secco) e soprattutto la sua ripartizione, ulteriormente migliorata: 48,3% davanti, 51,7% dietro.
Ferrari 12Cilindri (2024)
Ferrari 12Cilindri Spider (2024)
MOTORE E CAMBIO
Il 6.5 V12 è lo stesso della 812 Competizione, con 830 CV a 9.500 giri e 678 Nm a 7.250 giri. Tante le soluzioni per ridurre peso e inerzia delle componenti, dalle bielle in titanio ai pistoni in alluminio fino all’albero motore, alleggerito del 3%. L’unità è abbinata per la prima volta al doppia frizione otto marce, che incrementa del 12% la coppia a terra e riduce del 30% i tempi di cambiata. Le prestazioni? 2,9 secondi sullo 0-100 km/h, meno di 7,9 sullo 0-200, oltre 340 km/h di velocità massima.
ESTERNI
La 12Cilindri mette in mostra una fiancata geometrica, che si sviluppa a partire da una sezione a diedro, ideale collegamento della fascia frontale con quella posteriore. Un’estetica avvolgente, che se nel muso omaggia la 365 GTB/4 Daytona del 1968, dietro si produce in una coda avveniristica, caratterizzata dal lunotto a “delta wing”, di ispirazione aerospaziale, e dalle due appendici alari attive, capaci di lavorare nelle configurazioni Low drag e High downforce a seconda delle necessità.
INTERNI
L’abitacolo ripropone la formulazione “dual cockpit” simmetrica tra il lato del guidatore e quello del passeggero, come già visto su Roma e Purosangue. Trova conferma anche il volante capacitivo della SF90 (ma con un feedback tattile migliorato dei comandi sulle razze), mentre a livello d’interfaccia compare un layout a tre schermi: cockpit da 15,6”, infotainment centrale da 10,25” e passeggero da 8,8”. Novità assoluta, sulla berlinetta, il tetto panoramico in vetro oscurato di serie.
ELETTRONICA
La 12Cilindri attinge dal meglio della produzione più recente della Ferrari: spiccano, tra gli altri sistemi, l’introduzione del brake by wire, che ha consentito di adottare l’Abs Evo della 296 GTB e il suo raffinato sensore 6w-CDS, da cui dipende il funzionamento del Side slip control 8.0, ottimizzato nell’accuratezza e nel controllo dell’aderenza. Dalla 812 Competizione deriva il sistema di quattro ruote sterzanti, capace di regolare in maniera indipendente il movimento di ciascuna delle ruote.