Prove

Toyota

Toyota Prius

Toyota Prius (2023), perché comprarla e perché no

L'icona del full hybrid evolve e si trasforma in una efficiente plug-in dallo stile riuscito. Ecco la prova completa

android, toyota prius (2023), perché comprarla e perché no

Vi ricordate la fiaba del brutto anatroccolo? Prima deriso per la sua bellezza “diversa” – come amerebbero dire gli attenti al politicamente corretto – e poi accettato e ammirato dopo l’evoluzione che l’ha mutato in cigno.

Ecco, la Toyota Prius del 2023 mi ha fatto pensare alla storiella del simpatico volatile emarginato. Per anni, un po’ alla stregua della Fiat Multipla, è stata presa come esempio quando si doveva indicare un’auto brutta. Ora non si può più certo dire lo stesso.

Design a parte, la Prius è sempre però stata accostata anche al concetto di efficienza. Dopo essere stata icona del full hybrid per generazioni, adesso evolve anche in questo aspetto e diventa solo plug-in, perlomeno dalle nostre parti. 

Vediamo tutti i dettagli e gli aspetti in cui è cambiata in questo #PerchéComprarla.

Clicca per leggere
Dimensioni | Interni | Guida | Consumi | Prezzi

Pregi e difetti

Ci piace Non ci piace
Autonomia in elettrico Leggibilità cruscotto
Guidabilità e comfort di marcia Bagagliaio piccolo
Dotazione ricca No ricarica wireless
Funzionamento ADAS No bocchette d’aria posteriori

Verdetto

7.8 / 10

La Toyota Prius volta pagina. E non è solo una questione di design. Ora, con la sua efficienza, si lascia tutte dietro con un’autonomia elettrica invidiabile. Dopo aver fatto la storia del full hybrid, insomma, è il momento di diventare il riferimento delle ibride ricaricabili.

Sulle cose che possono migliorare, il bagagliaio piccolo per un’auto di quattro metri e sessanta. Dietro, poi, avremmo voluto le bocchette dell’aria così come la possibilità, perlomeno a pagamento, di avere la ricarica ad induzione. Infine la leggibilità del cruscotto e la sua interfaccia non sono ottimali.

Dimensioni, bagagliaio e spazio

Con una lunghezza di 4,6 metri, la Toyota Prius 2023 si colloca a metà tra le dimensioni della vecchia generazione full hybrid e quella plug-in. La linea è molto aerodinamica, con il raccordo tra cofano e parabrezza quasi da supercar, e la Prius sempra proiettata in avanti con una nervatura bassa sulla fiancata.

Toyota Prius (2023)

L’effetto coupé è dato anche dalle maniglie a scomparsa. Cerchi da 17 oppure 19” e profili passaruota neri, così sembrano ancora più grandi. Dietro, invece, il lunotto finisce con un accenno di spoiler e la coda tronca. La versione Lounge+ sul tetto ha i pannelli solari per ricaricare fino a oltre 8 km al giorno a seconda delle condizioni di luce. In teoria, in una settimana si ricarica completamente. 

Toyota Prius (2023)

La scheda tecnica recita poco più di 280 litri per il bagagliaio, che per un’auto da 4 metri e 60 sono pochi, è praticamente lo stesso valore di una Yaris. Larghezza e profondità non sono male, ma lo stesso non si può dire per l’altezza considerando poi che non c’è un doppio fondo ma solo spazio per qualche attrezzo.

Toyota Prius (2023)

La cappelliera poteva magari essere fissata più in alto invece resta un po’ bassa, ma si fa perdonare con la sua leggerezza e col fatto che si ripieghi. Mancano dei ganci alti ma ci sono degli anelli e persino una presa di ricarica a 12V. Lo schienale si abbatte in configurazione 60:40 e il piano è completamente piatto.

Per entrare dietro bisogna chinare un po’ la testa. Nessun problema per le gambe di chi, come me, è alto oltre un metro e 90, ma la linea del tetto fa sfiorare con la testa, e al centro la situazione poi peggiora. Il tunnel non è tanto ingombrante e sulla console ci sono due prese di ricarica USB-C ma nessuna bocchetta di climatizzazione, come detto in precedenza. 

Le misure  
Fuori  
Lunghezza 4,60 metri
Larghezza 1,78 metri
Altezza 1,42 metri
Passo 2,75 metri
Dentro  
Bagagliaio  284 litri

Plancia e comandi

La plancia sottile aumenta la sensazione di larghezza. I materiali sono morbidi nella parte alta, meno in quelle centrali e basse. Ottimo che i tasti della climatizzazione siano fisici e sotto c’è un vano portaoggetti con doppiofondo e le varie prese di ricarica, che si trovano anche sotto al bracciolo con fondo in moquette. Invece sul tunnel ci sono i tasti per le modalità di guida, dell’auto hold e del sistema ibrido.

Toyota Prius (2023)

Un portaoggetti longitudinale è utile per il portafogli, mentre il cassetto non è rivestito ma abbastanza capiente. Le tasche laterali sono sfruttabili e l’illuminazione LED azzurra rende l’ambiente molto gradevole e rilassante. 

Venendo all’infotainment, la semplicità delle grafiche e l’ottima risoluzione e fluidità del sistema rende questo sistema intuitivo da usare. A seconda delle schermate magari ci sono parecchie scritte, ma di base la fruibilità è di alto livello. Ci sono varie impostazioni per la gestione del powertrain, dalla programmazione delle ricariche alle panoramiche su efficienza e gestione dei flussi energetici.

Toyota Prius (2023)

Apple CarPlay e Android Auto sono wireless e c’è anche la possibilità di usare un browser integrato attraverso la connessione wifi. Il cruscotto, invece, è pieno di informazioni e non è sempre facile da consultare o da usare mentre si guida. Anche qui tante informazioni, come per esempio le impostazioni degli ADAS oppure l’Hybrid Coach, che dà un punteggio allo stile di guida e dei consigli su come migliorarlo.

Come va e quanto consuma

Ai più alti servirà un po’ per trovare la giusta posizione di guida considerando il piccolo cruscotto rialzato e il volante più basso, un po’ come avviene sulle Peugeot. Detto questo, l’affinamento della piattaforma TNGA dà una guidabilità superiore alla Prius rispetto al passato sotto tutti i punti di vista.

Toyota Prius (2023)

In città gli ingombri si percepiscono bene, lo sterzo è leggero e preciso e dietro la visibilità può contare sullo specchio retrovisore digitale, molto pratico. C’è anche la retrocamera mentre per le telecamere a 360° ma bisogna andare sull’allestimento Lounge+. Per contro, l’inclinazione dei montanti anteriori crea un po’ un cono d’ombra sulla parte sinistra, non è facile vedere bene.

Serve poi pochissima pratica per abituarsi alla prima parte della corsa del freno, che essendo rigenerativa ha meno mordente, e poi capisci come modularlo al meglio. La taratura dell’assetto, con questi cerchi da 19 pollici, è composto. Di base non è troppo rigido ma qualche vibrazione arriva sulle irregolarità continuative come il pavé. Zero vibrazioni, invece, dal powertrain, dal cuore pulsante tecnologico di quest’auto, che conta su un 2.0 benzina 4 cilindri da 151 CV, abbinato a un motore elettrico da 163 CV, per una potenza complessiva di 223 CV.

Lo 0-100 si fa in 6,8” e la velocità massima è di 177 km/h, mentre in elettrico si può arrivare al massimo a 130 orari. E infatti ora che è plug-in la Prius offre molte più modalità di utilizzo del powertrain. Ci sono le classiche modalità di guida Eco, Normal e Sport e quella personalizzabile, e devo dire tra le curve ho preferito la taratura più sportiva per lo sterzo per averlo meno vago, perché di base l’impostazione è turistica. Ecco, però, nella guida veloce, spesso il gomito mi sbatte sul bracciolo per via del volante ribassato.

Toyota Prius (2023)

Tornando alle altre modalità, ovviamente si può andare solo in elettrico se la carica della batteria lo consente, si può scegliere la modalità automatica affinché il tutto sia gestito nella maniera più efficiente possibile oppure sfruttare – magari in autostrada – il motore termico per ricaricare la batteria. A batteria scarica funziona come una full hybrid, dunque con partenze e manovre in elettrico, ma avendo la batteria più grande mantiene una carica base superiore dunque si va molto in elettrico. Sfruttando radar e cartografia, infine, ottimizza sempre il recupero di energia.

Il baricentro basso lo senti bene tra le curve, lei resta piatta e prevedibile, piacevole da guidare grazie alla maggiore rigidità torsionale, e l’erogazione combinata tra elettrico e termico dà sempre una bella spinta senza comunque far alzare mai troppo la voce al 4 cilindri. A velocità autostradale si sente invece il rumore di rotolamento e anche qualche fruscio provenire dalla zona del tergicristalli che non è coperto dal cofano.

Toyota Prius (2023)

Parlando di consumi, a batteria carica, in modalità elettrica si possono percorrere circa 70 km, mentre – a batteria scarica – si fanno 19 km con un litro in città, 22 km litro in extraurbano e poco più di 15 km/litro in autostrada. 

Versione provata  
Motore 2.0 benzina + motore elettrico
Potenza 223 CV
Coppia 208 Nm
Cambio Automatico e-CVT
Trazione Anteriore

Prezzi e concorrenti

Il listino parte da 42.200 euro per la versione Active, passa per I 43.700 della Lounge di questa prova e tocca I 50.000 per la Lounge+.

Toyota Prius (2023)

Difficile trovare una rivale diretta per efficienza e autonomia. Ci sono due wagon plug-in di grandi dimensioni rinnovate completamente nel 2024, Volkswagen Passat e Skoda Superb, che promettono fino a 100 km in elettrico, mentre invece chi vuole un full hybrid e magari ha bisogno di più spazio può prendere in considerazione la Corolla Touring Sports, o magari la Honda Civic per un feeling di guida più marcato.

TOP STORIES

Top List in the World