Il nuovo SUV del segmento B del Biscione ha creato parecchio scompiglio tra gli amanti del marchio italiano a causa di un design quantomeno rivoluzionario. Come se la caverà contro Volkswagen ID3 e Volvo EX30?
- Q come Quadrifoglio?
- I motori e i cavalli
- Pro e Contro
- Pro
- Contro
- La concorrenza elettrica: Volkswagen ID.3
- Pro e Contro
- Pro
- Contro
- Volvo EX30
- Pro e Contro
- Pro
- Contro
Se le foto spia dei prototipi avevano già sollevato un polverone, il colpo finale agli appassionati di Alfa è arrivato quando sono stati tolti definitivamente i veli all’Alfa Romeo Milano. La reazione è giustificata? Al cuor non si comanda ma, a dare un vero verdetto, sarà il mercato che, numeri alla mano, non mentirà.
Il design della nuova Alfa Romeo Milano è tanto azzardato quanto, in alcuni dettagli, già visto. Un po’ perché, comunque, anche se sottotono e reinterpretati pesantemente, sono stati inseriti alcuni tratti stilistici tipici delle Alfa e un po’ perché, altri elementi sembrano essere stati presi in prestito da altri marchi.
Insomma, sembra un po’ che a immaginare quest’auto sia stata un’intelligenza artificiale giapponese piuttosto che il Centro stile Alfa Romeo diretto da Alejandro Mesonero. Ma si sa, non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace.
Partiamo, quindi, dal design dell’anteriore e dagli inediti fari a LED. A caratterizzare la firma luminosa, a primo impatto, ci pensano le tre unità orizzontali, per lato, che sono un richiamo chiaro ai tre elementi dei fari classici se non fosse che, sui lati, spuntano dei baffi con due altri segmenti luminosi. Da lontano potrebbero un po’ assomigliare a quelli della precedente edizione della Renault Captur.
La vista laterale della nuova Alfa Romeo Milano
Q come Quadrifoglio?
A confondere ancora di più gli appassionati del brand italiano, poi, ci pensa l’inedito scudetto che, come potete osservare dalle foto, è caratterizzato da un enorme biscione. Certo, il tributo al logo del marchio e alla città che le ha dato il nome è evidente ma, forse, abbastanza ardito. Esiste poi una versione più standard dello scudetto, con griglia e la scritta “Alfa Romeo” in corsivo, come nelle vetture dell’anteguerra. A sparire, poi, c’è anche il classico trilobo, ovvero la presa d’aria sdoppiata dallo scudetto: un tratto classico che accompagna il marchio dagli anni ’30. Anche i cerchi a disco telefonico sono stati soppiantati per una versione rivisitata che ricorda la Q di Quadrifoglio.
Se la linea laterale non è troppo innovativa, con la maniglia delle portiere posteriori spostata sul montante, il posteriore è molto raccolto e vuole essere un tributo alle Alfa firmate Zagato. La firma luminosa posteriore consiste in una striscia a tutta larghezza con tre elementi per parte a “L”.
Il retro della nuova Alfa Romeo Milano
I motori e i cavalli
Della stessa dimensione, poi, c’è il display dedicato al sistema di infotainment che, per garantire una migliore leggibilità, è orientato verso il pilota. In generale, l’aria che si respira, è premium e tech, soprattutto tenendo in considerazione che la Milano è equipaggiata con l’assistente vocale e ChatGPT. Belli poi i sedili, specialmente i Sabelt sportivi montati sulla versione più alta della gamma. I comandi del condizionatore, fisici, sono invece mutuati dalla 500 elettrica.
Passiamo alle motorizzazioni perché, in linea con quanto era stato ipotizzato, la Milano è offerta in versione sia ibrida che elettrica. La Alfa Romeo Milano, in versione elettrica punta molto sulla potenza, con la versione più sportiva, che raggiunge i 240 CV di potenza, come la Abarth 600 e la futura Lancia Ypsilon HF. Peccato, però, che la trazione sia solamente anteriore.
La versione Alfa Romeo Milano Veloce, la più prestazionale della gamma, è equipaggiata con un motore elettrico sincrono alimentato da una batteria da 54 kWh. Questa configurazione si arricchisce di diverse modifiche tecniche, tra cui un differenziale meccanico autobloccante, uno sterzo più reattivo, una carreggiata ampliata supportata da barre antirollio dedicate sia all'anteriore che al posteriore, sospensioni sportive, un sistema frenante avanzato e cerchi in lega da 20 pollici.
Gli interni della nuova Alfa Romeo Milano
Per quanto riguarda la versione elettrica standard della Milano, questa vanta una potenza di 156 CV, in linea con altri modelli come Avenger, 600 e Ypsilon, e si avvale dello stesso pacchetto batterie della versione Veloce, garantendo fino a 410 km di autonomia secondo il ciclo WLTP.
Capitolo prezzi: L’Alfa Romeo è già disponibile nell’allestimento Speciale con un prezzo di 29.900 euro per la versione ibrida, ai quali bisogna aggiungerne 10 mila extra per avere la motorizzazione elettrica.
Cosa c’è di serie? La Milano Speciale è dotata di cerchi in lega da 18 pollici, interni in vinile e tessuto, volante in pelle, sedile guidatore a regolazione elettrica e massaggiante, assistenti alla guida di livello 2, navigatore connesso, telecamera posteriore a 180°, portellone ad azionamento elettrico e sistema keyless.
Pro e Contro
Pro
- Potenza; Versione a trazione integrale; Bagagliaio
Contro
- Design distante dai canoni di Alfa Romeo; Prezzo versione elettrica
Volkswagen ID.3
La concorrenza elettrica: Volkswagen ID.3
Lanciata sul mercato quattro anni fa e lievemente rinnovata nel 2023, la Volkswagen ID.3 ha introdotto sul mercato la piattaforma MEB, concepita esclusivamente per veicoli elettrici. La sua lunghezza è paragonabile a quella di una Volkswagen Golf, ma si distingue per un'altezza maggiore di 9 cm. In generale, la ID.3, presenta un design piuttosto essenziale, senza eccessi di creatività. Il frontale, post facelift ha ora un cofano più affilato e un paraurti che vuole sottolineare una certa presenza scenica su strada, allargando idealmente la larghezza. I fari, full LED, hanno un design sottile e sono collegati tra di loro da una fascia luminosa a led, interrotta centralmente solo dal logo VW.
Gli interni, dopo il restyling, pur rimanendo molto puliti ed essenziali, sono finiti con più attenzione, anche alla salvaguardia dell’ambiente con l'utilizzo di bottiglie in PET riciclate, mentre i coprisedili, i rivestimenti delle porte (soft touch) il cielo e i tappetini sono realizzati principalmente in polietersulfone (PES), una plastica riciclata
Il display dedicato al conducente, da 5,3 pollici, non offre una vastità di informazioni come si potrebbe aspettare, mentre lo schermo del sistema dell'infotainment da 12 pollici risulta estremamente intuitivo. Buona è la capacità del bagagliaio, anche se inferiore rispetto all’Alfa Romeo Milano, comunque la ID.3 con i suoi 385 litri è abbastanza generosa.
Tra le dotazioni standard si annoverano i fari led matrix, il sistema di cruise control adattivo e il sistema di navigazione, mentre i cerchi in lega rappresentano un'opzione aggiuntiva, quantomeno sulla versione base mentre, andando a salire di equipaggiamento, si arriva ad avere cerchi in lega fino a 19 pollici di diametro.
Pro e Contro
Pro
- Prezzo; Scelta batterie
Contro
- Design poco incisivo; Bagagliaio
La concorrenza elettrica: Volvo EX30
Volvo EX30
A sfidare l’Alfa Romeo Milano elettrica, tra le altre, non poteva che esserci un’altra elettrica dalle linee abbastanza compatte. Parliamo della Volvo EX30.
Esteticamente, la EX30 mantiene un design sobrio e raffinato, tipico di Volvo, con il frontale distintivo marcato dai caratteristici fari a forma di “martello di Thor”. Nella vista laterale, si nota una linea del tetto inclinata verso il posteriore che, insieme a una linea di cintura elevata, conferisce al veicolo un aspetto aerodinamico. Dietro, le luci posteriori a forma di “C”, costituite da molteplici elementi LED rettangolari, aggiungono un tocco tecnologico. A ciò si aggiungono due luci aggiuntive vicino al lunotto, disposte verticalmente e dedicate alle funzioni di stop.
All'interno, Volvo perpetua la sua tradizione di minimalismo elegante, con interni caratterizzati da linee pulite e materiali scelti con gusto mentre i colori chiari, amplificano la sensazione di spazio. Gli amanti della sostenibilità apprezzeranno i tessuti ricavati da jeans riciclati e scarti tessili del mondo della moda.
Il cruscotto si distingue per un display compatto che fornisce solo le informazioni fondamentali, contrastando con il più ampio display verticale dell'infotainment posizionato centralmente sul cruscotto. Tuttavia, alcuni comandi sul tunnel centrale, come quello del tergicristallo posteriore, possono risultare poco pratici da utilizzare. Il bagagliaio, con i suoi 318 litri di capacità, è adeguato, ma non eccezionale, considerando i 423 centimetri di lunghezza del veicolo.
La EX30 brilla per le sue prestazioni e l'autonomia offerta dalle sue batterie. Disponibile con due opzioni di batteria, la versione base da 49 kWh abbinata a un motore da 272 CV offre fino a 344 Km di autonomia. La versione con batteria da 64 kWh, invece, estende l'autonomia fino a 480 Km.
Con la batteria più grande e la configurazione a doppio motore da 428 CV, la EX30 accelera da 0 a 100 km/h in soli 3,6 secondi, anche se l'autonomia si riduce leggermente a 450 Km.
In termini di prezzo, il modello base, denominato Core, parte da 35.900 euro, mentre la versione completamente accessoriata con doppio motore supera di poco i 50.000 euro.
Pro e Contro
Pro
- Design; Potenza
Contro
- Prezzo; Bagagliaio