La Milano si colloca nella parte alta del segmento dei SUV compatti. Quanto venderà?
La seconda novità Alfa Romeo in due anni. Fedele alla sua promessa, la casa automobilistica italiana continua ad ampliare la gamma con prodotti più competitivi che dovrebbero incrementare le vendite ed espandere la sua presenza globale.
La nuova Alfa Romeo Milano è l’ultimo tentativo di Stellantis di portare più volumi e nuovi clienti a questo storico marchio. Ma cosa riserva il futuro a questo nuovo piccolo SUV?
Un’alternativa premium in un pubblico mainstream
Il segmento dei B-SUV non è un segmento secondario nella regione. Le sue vendite sono decollate nel 2010, quando Dacia, MINI e Nissan hanno presentato rispettivamente Duster, Countryman e Juke. A questi sono seguiti l’Opel Mokka nel 2012 e la Renault Captur e la Peugeot 2008 nel 2013. Poi è stata la volta della Jeep Renegade nel 2014, della Fiat 500X nel 2015 e dell’Audi Q2 nel 2016. Dopo il 2017, anche altri marchi come Hyundai, Volkswagen, Skoda, Seat, Toyota e Citroen si sono uniti alla festa.
Gli automobilisti vogliono SUV piccoli
Immatricolazioni di B-SUV elettrici nel 2023 in Europa
I protagonisti del segmento premium sono stati finora Audi Q2, MINI Countryman, DS 3 e, più recentemente, smart #1 e Volvo EX30. Questi quattro modelli rappresentavano solo il 5,6% del volume del segmento nel 2023. Ora l’ultima generazione della Countryman si colloca nel segmento dei C-SUV e la Q2 e-tron potrebbe entrare in listino dal 2026, con un powertrain di nuova generazione e prezzo d’attacco intorno ai 45.000 euro.
Tutto dipenderà dal prezzo e dalle motorizzazioni
La Milano è una pietra miliare importante per l’Alfa Romeo. Diventerà sicuramente il modello più venduto del marchio, visto che sarà il più conveniente. Si inserisce in un segmento in rapida crescita che non solo è popolare, ma è anche un’importante fonte di profitti. Ciò significa che c’è ancora spazio per nuovi attori come la Milano, anche se il marchio è arrivato 14 anni dopo il decollo del segmento.
Il suo potenziale dipenderà dal prezzo della Milano e dalle motorizzazioni disponibili. È basata sulla Jeep Avenger, quindi, seguendo l’esempio della Jeep Compass e dell’Alfa Romeo Tonale, anch’esse affini, il prezzo potrebbe essere mediamente superiore di circa il 10% rispetto alla piccola Jeep.
I SUV compatti elettrici sono ancora pochi
La versione elettrica dovrà competere con la smart #1, (prezzo medio in Italia 43.484 euro), la Volvo EX30 (46.796 euro) e la versione elettrica della DS 3 (41.763 euro). In ogni caso, il B-SUV elettrico puro ha rappresentato solo il 6% delle immatricolazioni totali di B-SUV lo scorso anno.
La versione mild hybrid competerà con le popolari Ford Puma, Suzuki Vitara, Renault Captur, Kia Stonic e Hyundai Bayon. I B-SUV mild hybrid hanno trovato 344.000 nuovi clienti nel 2023. Riuscirà la Milano a catturare l’attenzione e ad accaparrarsi una fetta importante di questo importante segmento?
L’autore dell’articolo, Felipe Munoz, è Automotive Industry Specialist di JATO Dynamics.