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Nuova Toyota Prius Plug-In: test anteprima della 5a generazione

Scopriamo come va la nuova Toyota Prius, quella di quinta generazione che da noi è solo ibrida plug-in

nuova toyota prius plug-in: test anteprima della 5a generazione

Atene, Grecia, gennaio 2023. Questo è in assoluto il primo contatto su strada con la “rivoluzione” targata Toyota Prius, con questa quinta generazione che intende tracciare un profondo solco sul passato. Come vedrete in questo video, l’auto è parzialmente camuffata visto che si tratta di un esemplare di pre-serie, ma per quello che mi riguarda questo test, seppur breve, è risultato fondamentale per toccare con mano la nuova filosofia con cui la Prius ora si affaccia su di un mercato sicuramente molto cambiato rispetto al su primo debutto, circa 25 anni fa.

Dal 1997, ma soprattutto dal 2004 con la seconda generazione, la Prius è infatti sinonimo di “vettura ibrida”, una pioniera di tecnologia ed eco sostenibilità… e presto questo STATUS è divenuto una moda che, grazie anche a Hollywood, ha reso la Prius assai famosa, nel bene e nel male.

Però, dopo svariati anni di primato indiscusso, alla “partita dell’ibrido” si sono aggiunti vari giocatori e oggi, in un palinsesto elettrificato sempre più articolato, la nuova Prius sembrerebbe solo una delle tante… ma non è così, e c’era da aspettarselo.

Plug-in only

E a questo punto la domanda sorge spontanea: “perché solo Plug-in Hybrid”?
La risposta giapponese non si è fatta aspettare e, da un punto di vista politico-commerciale, ha senso.

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Toyota Prius Plug-in, il dettaglio della presa di ricarica

Questa è una Prius globale e progettata con la consapevolezza che, diversamente dai numeri e dalla concorrenza del passato, questo MY2023 sarà di nicchia, con la carrozzeria che ambisce a rimanere un omaggio all’efficienza, d’accordo, ma per vendere e macinare numeri serve altro. Ovvero, SUV e Crossover come Yaris Cross, CHR e ancora la famiglia Corolla, con la Cross che peraltro è tecnologicamente molto vicina alla nuova Prius.

La più potente di sempre

0-100 in 6,8 secondi e 223 CV in totale. Raccontata così, non sembra nemmeno che vi stia descrivendo le doti prestazionali di una Prius, ma il taglio col passato passa anche da questo inedito livello di potenza.

La spinta arriva infatti dal motore TNGA, 4 cilindri da 2 litri (addio 1.8), con la potenza termica che sale 152 CV, da sommarsi a quella del motore elettrico anteriore da 163 CV (o 120 kW), per un totale quindi pari a circa 223 CV (o 164 kW).

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Toyota Prius Plug-in – vista anteriore

La componente elettrificata è alimentata da una batteria agli ioni di litio da 13,6 kWh, di cui ne viene realmente utilizzato il 75%, con una chimica degli elettroliti migliorata, con un’autonomia stimata (in attesa della versione definitiva) di circa 69 km, con tempi di ricarica di 4 ore con ricarica da 3,5 kW e 16 Ampere. Inoltre, con l’optional – a mio avviso obbligatorio – del tetto solare, il sistema in sosta può far crescere l’autonomia di 8 km al giorno, arrivando anche al 100% nelle lunghissime e soleggiate soste.

900 km di autonomia

I circa 1.600 kg di peso (con serbatoio pieno) di questa Plug-In gravano su pneumatici 195/50 su cerchi da 19 pollici, dimensioni ideali per la città, mentre il ridotto battistrada massimizza le percorrenze: i tecnici giapponesi stimano infatti oltre 900 km di autonomia sulla nuova Prius, un risultato ancora da confermare e che somma la capacità del serbatoio di benzina da 40 litri ai 69 km in elettrico, numeri che, col piede giusto potrebbero essere alla portata di questa Toyota.

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Toyota Prius Plug-in – posteriore

Le prestazioni velocistiche però non devono essere la priorità su una Prius poiché, oltre a compromettere i consumi, col termico in azione a smorzare gli entusiasmi ci pensa la piatta sonorità derivante dal gruppo motore-cambio e-CVT, con la trasmissione che è un mostro di efficienza e affidabilità, ma che pensando al piacere di guida si posizione ancora un gradino sotto al resto della concorrenza full-hybrid, con cambio tradizionale.

Fra le curve invece il bilanciamento è ottimo, e questo evidenzia come le Plug-in oggi siano arrivate a un “livello 2.0” rispetto alle precedenti generazioni: le batterie infatti sono posizionate in basso, sotto alla seduta posteriore, mentre poco più indietro è localizzato il serbatoio di benzina.

Abitabilità? Taxi addio…

Negli ultimi anni la Prius ha lentamente lasciato spazio alle Corolla per questa categoria professionale (Taxi), un trend che di certo diventerà ancora più marcato con questa quinta generazione.
In fatto di abitabilità infatti, per chi è alto oltre 1 m e 80 cm, dietro lo spazio per la testa è insufficiente; inoltre, trattandosi di una Plug-In il bagagliaio è limitato e, sebbene sia migliorato migliorato rispetto alla quarta generazione, la capienza è di 284 litri, in pratica la stessa della più piccola Yaris Hybrid.

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Toyota Prius Plug-in – bagagliaio

Insomma, per come sono cambiate le cose e per quanto è stata aggiornata questa Toyota, il confronto con Tesla è più attuale di quel che il click baiting farebbe pensare, con la quinta generazione di Prius che si è allontanata parecchio dal suo trascorso full hybrid (almeno in Europa) ridisegnando quindi una inedita comfort zone che nei prossimi anni potrebbe rivelarsi vincente.

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