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Mercedes: il ‘Giro dei due Mari’ al volante delle elettriche EQA ed EQB [VIDEO]

La casa della Stella e la strategia futura a zero emissioni

Qualche giorno fa il Parlamento Europeo ha dato la sua approvazione allo stop della vendita delle auto a motore termico nel 2035. Un anno destinato a cambiare per sempre la mobilità nel Vecchio Continente, anche se c’è la possibilità (e la speranza per molti) possa venir modificata nei prossimi anni. Comunque vada, la strada è tracciata e la direzione è quella (anno più o anno meno) e, di conseguenza, ci attende un futuro prossimo in cui circoleranno solamente le auto elettriche.

Mercedes sta lavorando già da tempo su questo tema ed ha gamma di 9 modelli della famiglia a zero emissioni EQ, coprendo praticamente ogni segmento. I SUV sono, almeno in questo momento storico, i veicoli più venduti in Italia e non solo, tanto che ogni dieci vetture della Stella vendute, quattro sono proprio un SUV. Così abbiamo avuto l’occasione di metterci al volante della EQA e della EQB per un evento denominato il ‘Giro dei due Mari’, cioè un percorso da Napoli a Bari, suddiviso in due tappe.

Mercedes e le elettriche

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Il marchio tedesco, a differenza di altre case, ha accolto con favore la decisione dello stop alle vetture endotermiche e già dal 2030 si dichiara pronta ad avere una gamma solamente elettrica, nei mercati dove le infrastrutture lo consentiranno, cioè soprattutto nei paesi del Nord Europa. Il motivo di questo “sì” del marchio non è tanto legato alla decisione in se, ma alla possibilità di mettere fretta ai vari Governi dei paesi coinvolti, per poter adeguare le infrastrutture nel più breve tempo possibile.

Solamente in questo modo sarà possibile accelerare il processo, anche spiegando agli automobilisti le reali necessità. Secondo una ricerca, effettuata dall’Osservatorio Audimob sulla mobilità degli italiani nel 2021, solamente l’1,8% percorre giornalmente una distanza superiore ai 50 chilometri, mentre oltre l’80% si sposta solamente in città, per un massimo di 10 chilometri. Distanze decisamente compatibili con le autonomie, anche attuali, delle vetture elettriche.

Si tratta di promuovere un cambio deciso di mentalità, ovviamente legandolo anche ad un continuo sviluppo tecnologico per aumentare l’autonomia e, soprattutto, ridurre sensibilmente i tempi di ricarica. Oltre ad una diminuzione generale dei prezzi. Permettendo così, di avere la possibilità di utilizzare una vettura elettrica anche per effettuare dei viaggi, senza avere l’ansia di restare a piedi ad un certo punto per mancanza di colonnine o con una perdita eccessiva di tempo per ricaricare.

Il rinnovato Mercedes me Charge

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A proposito di ricarica, la casa della Stella propone il nuovo pacchetto Mercedes me Charge, già di serie per tutte le vetture ibride plug-in o 100% elettriche. Grazie a questo servizio, il sistema MBUX propone un sistema di pianificazione automatica del viaggio, considerando l’autonomia residua e le colonnine presenti. In questo modo, sono già pianificate le soste ed anche le tempistiche reali per raggiungere la destinazione, considerando anche la potenza di ricarica delle colonnine.

Inoltre, sono disponibili 3 pacchetti di abbonamento per la ricarica. Quello S è il base, è gratuito e permette di utilizzare tutte le colonnine dei provider collegati, senza dover più pagare il costo di canone mensile. I costi della ricarica saranno legati alle tariffe del gestore da cui si ricarica. Il pacchetto M ha un costo di 4,90 euro al mese e propone una tariffa fissa di 0,47 €/kWh in AC, di 0,58 €/kWh in DC e per le colonnine rapide Ionity.

Infine, il pacchetto L (incluso nel prezzo un anno all’acquisto di un modello elettrico) è acquistabile ad un prezzo di 16,90 euro al mese e propone delle tariffe ancora più vantaggiose: 0,40 euro al kWh in AC, 0,51 euro al kWh in DC e 0,31 euro al kWh alle colonnine Ionity. Quest’ultima è, ovviamente, la parte più vantaggiosa dell’intero pacchetto, visto a queste infrastrutture super rapide, è possibile recuperare fino all’80% della carica della batteria in circa mezz’ora.

Con EQA ed EQB da Napoli a Bari

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Come dicevamo, l’evento ci ha visti al volante dei due SUV elettrici da Napoli a Bari. La prima tappa, con a bordo della EQA 250+, è partita dal capoluogo campano ed è arrivata fino a Potenza, dove c’è stata la pausa per il pranzo. Di come si comporta su strada la vettura elettrica della Stella abbiamo già parlato approfonditamente in un episodio del nostro ‘Com’è & Come va’, quindi ci concentriamo un po’ sui consumi. La nuova versione 250+ ha la novità di un aumento dell’autonomia dichiarata fino a 531 chilometri, rispetto ai 426 chilometri della versione precedente.

Il percorso è stato di 171 chilometri, praticamente tutto in autostrada, escluso un brevissimo tratto iniziale all’interno della città partenopea. Siamo partiti con 458 chilometri di autonomia, secondo il computer di bordo, e siamo arrivati a destinazione con 171 km residui, per un consumo medio di 19,6 kWh. Un po’ più alto rispetto a quanto forse ci saremmo aspettati, però dobbiamo considerare che l’autostrada è il contesto meno favorevole per una vettura elettrica, visto che ci sono poche frenate o decelerazioni, utilizzate per recuperare un po’ di energia.

Dopo pranzo siamo saliti a bordo della Mercedes EQB 300 4Matic: anche questa vettura è già stata protagonista di un nostro ‘Com’è & Come va’ e vi rimandiamo al link per tutte le notizie e per il comportamento su strada di questo modello. Parlando di consumi, il tratto tra Potenza e Bari è stato di 150 chilometri tondi, su un percorso più misto, con molta strada extraurbana, seppur piuttosto scorrevole e pianeggiante. Siamo partiti con 381 chilometri di autonomia e siamo arrivati con 191 chilometri residui. Dunque, un valore più vicino alla reale percorrenza effettuata.

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