Con la MX-60 e la MX-5 per testare su neve e ghiacchio in Abruzzo i sistemi di trazione sviluppati dalla casa giapponese
A volte non serve viaggiare per quasi 4 mila chilometri in direzione Nord. O spostarsi di 11 gradi di longitudine per testare lo sbandamento longitudinale (rollio) di un’auto in condizioni estreme di neve e ghiacchio. Detto in altre parole: non c’è bisogno andare in Lapponia. Basta l’Abruzzo e precisamente Roccaraso, più o meno alla stessa latitudine di Olbia.
Tre sistemi integrati
Intanto vediamo di che si tratta e poi cerchiamo di capire se, alla prova del rigido inverno abruzzese, questi sistemi funzionano davvero. Il preambolo, stranoto a chi segue le vicende Mazda, è quello della filosofia Jinba Ittai, storica compenetrazione cavallo-cavaliere che in tempi moderni diventa la simbiosi uomo-macchina).
L’i-Active AWD è integrato con il GVC, sigla che sta oper G-Vectoring Control, sviluppato ora nell’evoluzione Plus. Introdotto già nel 2017, si differenzia dela noto Torque vectoring perché non agisce nella traiettoria di curva sulle pinze-feno, ma sullo spostamento di pesi (sottrae coppia per avere più carico all’anteriore in entrata e l’aumenta sul posteriore in uscita). E l’intervento è volutamente impercettibile, spiegano i tecnici Mazda. A tutto questo la versione Plus aggiunge una ‘pinzata’ altrettanto impercettibile sui freni posteriori in uscita di curva. Il risultato è una migliore dinamica di guida e un’handling perfezionato anche su vetture a ruote alte.
Il senso di Mazda per la neve
E arriviamo al punto: tutti questi sistemi integrati funzionano? La risposta, secondo me, è sì. Partiamo dalla strada. Sui tornanti abruzzesi la sensazione di coricamento tipica dei Suv è particolarmente attutita sulla CX-60 3.3 Diesel, nonostante una massa che sfiora le due tonnellate a secco, mentre la conduzione di curva diventa precisa e fluida. In autostrada il comfort è quello di un’ammiraglia.
Ma sul misto neve-ghiaccio? Le sensazioni sono ovviamente diverse, ma percorrendo lo Snow Driving (con test dell’alce e doppio slalom) la differenza tra le modalità di guida Normal e Off-Road si avverte distintamente. La CX-60 con tutti i controlli inseriti segue traiettorie più stabili, ti consente di controllare con più facilita i controsterzi, limitando l’azione delle braccia sul volante a velocità frullatore per mantenere la direzione. Il recupero di assetto a fine curva è più progressivo, la sbandata e l’effetto-pattinamento vengono ridotti. Certo, la massa è quella che è (la CX-5 è meno pesante e più agile), ma non impatta sull’impressione di essere comunque in controllo e in sicurezza anche sui terreni insidiosi.
Un Jinba Ittai da Yuki (pare che si pronunci così l’ideogramma che identifica la neve in giapponese).