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Lotus Type 66, la sportiva mai nata ora diventa reale

La vettura, disegnata 53 anni fa e mai realizzata, sarà prodotta in 10 esclusivi esemplari a un prezzo stratosferico.

lotus type 66, la sportiva mai nata ora diventa reale

Lotus Type 66 – Foto credits Lotus press

Arrivare dal passato per scrivere un nuovo futuro. E’ questa la storia della nuova Lotus Type 66; la vettura della casa britannica, presentata alla Monterey Week, la kermesse che ogni anno si tiene negli Stati Uniti, era infatti stata disegnata 53 anni fa ma non era mai stata prodotta.

Adesso, però, nel 75° anno dalla sua fondazione, Lotus ha deciso di far diventare realtà un’auto ispirata alle linee di un tempo ma dotata di tutte le tecnologie attuali che sarà realizzata in soli 10 esclusivissimi esemplari a oltre 1 milione di sterline  – circa 1,3 milioni di euro – ciascuno.

Lotus Type 66, l’auto da corsa che arriva dal passato

Un modello ritrovato e reinterpretato quello della casa britannica, nata dal ritrovamento dei disegni “perduti” fatti dal figlio del fondatore. La vettura, infatti, era stata commissionata per sviluppare un’auto da corsa Can-Am. Dopo aver terminato la fase di studio, però, Chapman decise di concentrarsi principalmente sulla Formula 1, lasciando questo progetto nel cassetto: l’idea della sportiva, quindi, non andò mai oltre i disegni tecnici e i modelli in scala.

lotus type 66, la sportiva mai nata ora diventa reale

La nuova Lotus Type 66 – Foto credits Lotus press

Oggi, però, quella stessa auto è pronta a rivivere, seppur in versione aggiornata rispetto all’originale. A partire dal motore V8 con aspirazione a trombe Can-Am, che originariamente era stato messo a punto dalla casa stessa per produrre circa 830 CV e 746 Nm di coppia e oggi reso più moderno grazie all’aggiunta di componenti più solidi, come nuove bielle e pistoni forgiati. Per conformarsi ai moderni standard di sicurezza del 21° secolo, i design originali sono stati poi reinterpretati.

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Le nuove caratteristiche del veicolo includono un abitacolo modernizzato, cella a combustibile interna, trasmissione sequenziale e sistema antistallo. Anche la carrozzeria è stata ricostruita sfruttando la fibra di carbonio per ridurre il peso mentre il telaio è stato realizzato con sezioni di alluminio estruso, giunti incollati e pannelli a nido d’ape in alluminio. Un ulteriore tocco di modernità è stato poi affidato alla presenza di un cambio sequenziale da corsa, un sistema frenante ABS oltre una serie di dispositivi di sicurezza moderni.

Prestazioni simili a quelle di una GT3

Una lavoro, quello dei tecnici, per riportare in vita la vettura che ha richiesto molte ore e tantissimo impegno: i progettisti, infatti, sono ricorsi a un software informatico per riuscire a digitalizzare i disegni in scala dell’epoca, con l’obiettivo di realizzare un rendering 3D della Type 66. Una volta fatto questo, poi, hanno lavorato in particolare sull’ala anteriore, completamente riprogettata per permette all’aria di incanalarsi sotto la parte anteriore del veicolo generando così deportanza superiore al peso totale del veicolo a piena velocità e permettendo così alla vettura di rimanere bene incollata a terra.

La tecnologia avanzata “driver-in-the-loop”, inoltre, è stata utilizzata per testare le prestazioni del veicolo sui circuiti di tutto il mondo, come Laguna Seca, Silverstone, Fuji e Spa. Test che sono serviti a capire che le prestazioni e i tempi sul giro della Lotus Type 66 corrispondono a quelli di una moderna auto da corsa GT3 mentre su alcuni circuiti, come quello di Laguna Seca, il lavoro al simulatore ha evidenziato come potrebbe effettivamente essere anche più veloce.

Lotus Type 66, le immagini della nuova esclusiva vettura inglese

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