Già attive in Cina e presto disponibili anche in Europa, portano la batteria dal 10% all'80% in 20 minuti
Si è aperta una nuova era per Lotus. L’Emira è l’ultimo modello con motore termico della Casa britannica, che ha già iniziato la sua transizione all’elettrico. La prima Lotus a zero emissioni è stata il SUV elettrico Eletre, a cui è seguita la berlina Emeya.
Bastano 20 minuti
Lotus ha sviluppato un caricatore a corrente continua raffreddato a liquido in grado di alimentare una batteria a 450 kW. Nel caso della Eletre R, si ottengono 142 km di autonomia dopo soli cinque minuti di ricarica. Per fare un paragone, il Supercharger V3 di Tesla consente di rifornire la batteria per 120 chilometri di autonomia nello stesso tempo, mentre una Hyundai Ioniq 5 offre 100 chilometri.
Il caricatore CC raffreddato a liquido consente alla Eletre R di passare dal 10 all’80% in 20 minuti quando si ricarica a 450 kW. A 350 kW, invece, l’autonomia viene estesa di 120 chilometri in cinque minuti. Questo potente caricatore è completato da una componente di alimentazione, anch’esso raffreddato a liquido, ideale per le aree di sosta lungo le autostrade.
Lotus ha anche progettato un’unità di ricarica che può supportare fino a quattro veicoli elettrici contemporaneamente.
Dall’Eletre ad una sportiva di razza
Intanto, le prime Eletre hanno raggiunto le concessionarie nei mesi scorsi. La Lotus è disponibile in una versione da 612 CV e una variante R supersportiva da 918 CV capace di scattare da 0 a 100 km/h in 3 secondi netti. Questa stessa potenza si ritrova sull’Emeya, la prima hyper-GT del brand inglese.
Tra l’altro, Eletre ed Emeya sono state solo l’inizio per Lotus. Il marchio di proprietà della Geely si è impegnato a diventare puramente elettrico entro il 2028 e per riuscirci sono previsti anche un crossover più piccolo e un’auto sportiva a zero emissioni.
Fotogallery: La colonnina Lotus da 450 kW
Fonte: Lotus