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Lotus Emira, al volante della 4 cilindri da 365 CV

L’ultima Lotus endotermica fa divertire sia su strada che su pista. Sterzo e motore (firmato AMG) i suoi punti forti

lotus emira, al volante della 4 cilindri da 365 cv

L’ultima della sua specie. Con l’Emira, Lotus dice addio per sempre al motore endotermico. E, come dimostra il SUV elettrico Eletre (altamente performante, ma pesante oltre 2,5 tonnellate) forse anche alla sua filosofia di auto leggere e orientate alla pista, che ha sempre contraddistinto la sua storia.

L’Emira chiude un’epoca e prova a racchiudere il meglio del marchio in un involucro da sportiva vecchio stampo. I nostri colleghi di Motor1.com USA sono volati fino a Hethel – il quartier generale di Lotus – per mettere alla prova l’ultimo passo della Casa prima dell’elettrificazione.

Esterni, telaio e motori

L’Emira ha sostituito in un colpo solo Elise, Evora ed Exige, con una carrozzeria dalle forme sinuose tipiche di una Lotus e con proporzioni da vera sportiva. Lunga 4,41 m, larga 1,89 m e alta 1,22 m, la creatura di Hethel ha un design che strizza l’occhio tanto allo stile quanto all’aerodinamica, anche se l’aspetto più importante dell’intera architettura riguarda il telaio.

Lotus Emira, la prova della 2.0 turbo di Motor1.com USA

L’Emira può contare su una scocca in alluminio, quattro sospensioni a triangoli sovrapposti con ammortizzatori e barre antirollio anteriori e posteriori. Il peso è di 1.446 kg, che è un buon risultato se si tiene in considerazione la potenza in gioco.

Infatti, la Lotus si può scegliere nella variante 2.0 turbo con un motore di origine Mercedes-AMG da 365 CV e 407 Nm oppure nella versione 3.5 V6 sovralimentata (di origine Toyota) con 405 CV e 430 Nm. Nel primo caso, l’abbinamento è ad un cambio automatico a doppia frizione a 8 rapporti, mentre nel secondo c’è un manuale a 6 marce Aisin o un automatico 6 marce come optional.

Gli interni

L’abitacolo combina ricercatezza e minimalismo, con pulsanti fisici ridotti al minimo e un infotainment semplice nell’utilizzo, che non obbliga a numerosi passaggi per gestire le varie funzionalità. Detto ciò, il display centrale è fondamentale per controllare la vettura, dalla multimedialità fino all’aria condizionata.

Lotus Emira, gli interni

In generale, per quanto sia posizionata in basso, alla cabina – due posti secchi – si accede in modo relativamente comodo, senza affaticare troppo la schiena. La spaziosità è buona e non manca la praticità, con tasche grandi nelle portiere e portabibite al centro. Discorso diverso per il bagagliaio (anzi, i bagagliai): quello posteriore è da 208 litri, mentre quello anteriore è da 151 litri.

Guida

La protagonista della prova è la versione 4 cilindri, che è equipaggiata con tre modalità di guida: Tour, Sport e Track. La prima impostazione è quella più neutra, con un assetto adeguato soprattutto nella guida quotidiana. In Sport la vettura diventa più reattiva sia nei cambi di direzione che nell’erogazione della potenza, oltre ad avere un sound più corposo. Infine, la Track è come prevedibile la più cattiva di tutte e aggiunge una taratura più permissiva del controllo di trazione.

Lotus Emira, la prova della 2.0 turbo di Motor1.com USA

Sulle strade giuste e non troppo dissestate, la Sport è la modalità più divertente ed equilibrata. È così che la Lotus crea coinvolgimento e stampa un sorriso sul volto di chi è al volante.

Il 2.0 dell’Emira dà il suo meglio tra i 3.000 e i 5.500 giri: in questo range è ben avvertibile la spinta del turbo e l’elevata progressione della vettura. E i paddle al volante consentono cambiate molto veloci per continuare a godersi il divertimento in accelerazione. Se si lascia il cambio in modalità automatica, invece, si nota qualche esitazione, con la vettura che impiega un attimo in più per “capire” la situazione e cambiare marcia.

C’è poi lo sterzo, che – come da tradizione Lotus – si conferma uno dei migliori tra le sportive. Comunicativo ed estremamente rapido, permette di creare una “connessione” diretta con l’auto, la cui risposta risulta sempre prevedibile.

Prezzi e rivali

In buona sostanza, “equilibrio” è la parola chiave quando si parla di Emira. Una sportiva dall’assetto composto, ma capace di far divertire e con un 4 cilindri non esageratamente potente rispetto ad alcune rivali, ma che ha poco da invidiare al più grande V6.

In Italia, la Lotus si può prenotare con un acconto di 2.500 euro, mentre il listino della 2.0 parte da 98.435 euro escludendo eventuali personalizzazioni.

Porsche 718 Cayman GTS 4.0

Alpine A110S

Una diretta rivale può essere la Porsche 718 Cayman 4.0 GTS da 400 CV e circa 95.000 euro. Un’altra competitor da tenere in considerazione è l’Alpine A110, che condivide la filosofia dell’Emira, con un peso di circa 1.100 kg per 300 CV e un range di prezzi piuttosto ampio da 64.000 a 112.000 euro.

Lotus Emira

  • Motore: 2.0 turbo 4 cilindri
  • Potenza: 365 CV/430 Nm
  • Trasmissione: Cambio automatico a doppia frizione a 8 rapporti
  • Trazione: Trazione posteriore
  • Accelerazione 0-100 km/h: 4,3 secondi
  • Velocità Massima: 275 km/h
  • Peso: 1.446 kg
  • Posti a sedere: 2 posti
  • Prezzo base: 98.435 euro

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