Elettriche

Fisker

Fisker Pear, come cambia il concetto di autonomia

La nuova elettrica della start-up statunitense verrà venduta in due differenti versioni, una delle quali con autonomia relativamente ridotta

Fisker Pear, come cambia il concetto di autonomia

Cresce l’attesa per il debutto della nuova Fisker Pear. In tutti i sensi: non solo in termini di curiosità per scoprire cosa ha da regalare su strada la nuova elettrica del marchio statunitense, ma anche per quanto riguarda le tempistiche vere e proprie, visto che il lancio della vettura è stato rinviato dal prossimo anno alla prima metà del 2025, per cause legate ad un fornitore delle batterie.

Elettrica radicale

“Il nostro prossimo veicolo elettrico partirà probabilmente da meno di 28.000 sterline (poco più di 32.000 euro, ndr) e sarà piuttosto radicale. Anzi, sarà così radicale che dovremo effettivamente creare alcuni nuovi metodi di produzione – ha spiegato Henrik Fisker, fondatore e CEO dell’omonima azienda, in occasione del summit “Future of the Car” del Financial Times – Oggi vediamo gli acquirenti preoccuparsi di quanto sia grande lo schermo all’interno dell’auto e quanto quest’ultima sia connessa. Molte altre cose a loro non interessano. Per questo offriremo interni essenziali con zero parti in movimento, il che significa che non avremo la tipica consolle centrale che puoi aprire, il tipico vano portaoggetti e tutte le altre cose di questo tipo”.

Cosa sappiamo

Della nuova Fisker Pear sappiamo che mescolerà elementi delle citycar ad altri elementi tipici dei SUV. Nella gamma della start-up statunitense sarà posizionata sotto al SUV Ocean, ed è stata progettata con l’obiettivo di minimizzare i costi. Quanto alla carrozzeria, la vettura farà affidamento ad uno specifico telaio in acciaio progettato per avere il 25% in meno di componenti rispetto ad una qualsiasi piattaforma convenzionale. In termini di connettività, l’approccio ultra-tecnologico accennato in precedenza si materializzerà in un computer di bordo che utilizzi meno ECU centralizzate. Interessante, infine, il tema dell’autonomia: ricordiamo che la nuova Pear sarà offerta in due dimensioni di batteria, di cui una per un’autonomia di 160-240 km rivolta agli acquirenti cittadini e un’altra buona per oltre 480 km di range.

Fisker Ocean Force E, off-road a zero emissioni

Il concetto di autonomia

“Tra due anni, vedrai le persone rendersi conto di non aver bisogno di autonomie esageratamente alte, in particolare se hanno una seconda auto. Oggi non funziona così: in commercio ci sono elettriche che hanno un’autonomia di 160-240 km e non si vendono. Ma penso che da questo punto di vista un cambio di atteggiamento si verificherà tra due anni – ha concluso Fisker – Mettiamo che tu abbia una seconda macchina e viva a Londra: non hai bisogno di più di forse 240 chilometri di autonomia. Per questo sulla nuova Pear offriremo anche una batteria più piccola, per accontentare questa tipologia di utenti. Ma in questo momento, per diventare competitivi, abbiamo bisogno di un’autonomia molto più elevata”.

FP | Andrea Trezza RIPRODUZIONE RISERVATA

TOP STORIES

Top List in the World