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Fisker deve aumentare la produzione e cerca fabbriche in Europa

La Casa americana vuole realizzare la Pear, SUV elettrico da 30.000 euro, anche da noi: si cercano stabilimenti disponibili

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Fisker sta cercando di ampliare la propria rete produttiva. Lo sta facendo guardando sia all’Europa sia agli Stati Uniti. Il ceo dell’omonima Casa, Henrik Fisker, ha affermato che tra le priorità ci sarebbe quella di trovare il modo di avviare la produzione della Pear anche nel Vecchio Continente e che al momento sta valutando se sia meglio costruire una fabbrica da zero o se utilizzare un impianto già esistente.

Riguardo all’argomento, Fisker starebbe anche ragionando se sia meglio sostenere l’investimento da solo o se trovare un partner con cui dividere investimenti e ricavi.

Meglio la Germania

“Attualmente stiamo cercando di costruire la Pear anche in Europa – ha detto Fisker alla testata tedesca Handlesblatt – e la decisione verrà presa a metà del 2023. Il modello, il secondo dopo la Fisker Ocean, che è costruita da Magna Steyr, sarà inizialmente costruito negli USA e più precisamente nella fabbrica di Lordstown di proprietà di Foxconn, dove le linee prenderanno il via nel 2024.

Secondo Fisker, però, sarà necessario incrementare la produzione e uno stabilimento Europeo potrebbe aiutare a soddisfare gli ordini di una vettura che sarà accessibile, visto un prezzo di partenza inferiore ai 30.000 euro. La Germania, in questo senso, sembra essere la meta più probabile. “Se decidiamo di costruire la Pear da qualche parte nell’Europa dell’Est – ha detto Fisker – dobbiamo mettere in conto di dover formare il personale. La Germania da questo punto di vista ha lavoratori già qualificati, ma i prezzi dell’energia di oggi non giocano certo a favore del Paese”.

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Ma piattaforma per auto elettriche di Fisker

Si decide sul modello di business

Riguardo al modo in cui si avvierà la produzione, Fisker ha detto: “Potremmo acquistare una fabbrica esistente e, tra le ipotesi, c’è anche quella di creare una joint venture con un’altra Casa automobilistica”. È una possibilità concreta, visto che Fisker, a differenza di Lucid o Rivian, ha deciso di concentrare gli sforzi del personale interno su progettazione, sviluppo e vendite e di affidarsi a terzi per la produzione vera e propria.

Una scelta che ha permesso di risparmiare ingenti somme di denaro. Per dare un’idea, per la produzione della Ocean, Magna ha dovuto investire 100 milioni di euro per allestire le linee, Per costruire un impianto da zero si devono invece mettere in conto almeno 1,5 miliardi di euro.

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Fisker Pear: il frontale mostrato su Instagram da Henrik Fisker

Fisker guarda all’Europa, ma non solo. Visti i buoni riscontri commerciali della Ocean e l’interesse intorno alla Pear, la Casa potrebbe prender in considerazione di aumentare anche la produzione oltreoceano. Si cerca infatti una seconda fabbrica per la realizzazione della Ocean e, anche in questo caso, si punta a una partnership. Si andrà avanti così fino almeno al 2025, quando Fisker spera di avere 4 o 5 modelli in vendita e di aver superato la sua fase di startup.

Fotogallery: Foto – Fisker Ocean

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