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E se tornasse la Peugeot 205 GTi? Il fenomeno retro-design

Le case auto europee e americane hanno una marcia in più: l'heritage stilistico, che può essere la chiave di volta per differenziarsi

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Le case auto europee e americane hanno da sempre una marcia in più nella grande corsa all’elettrificazione dei prodotti: l’heritage stilistico, cioè la loro lunga, e spesso più che secolare, storia a cui possono ispirarsi per realizzare dei prodotti che catturino l’interesse e la passione dei clienti.

Non si tratta solo di una mossa di mero marketing, bensì di qualcosa, veicolato attraverso il concetto di retro-design, che potrebbe differenziare di molto le auto del futuro rispetto alle nuove concorrenti provenienti, per esempio, dalla Cina. Nel mondo delle moto questa via è stata già intrapresa diverso tempo fa e oggi tocca alle auto.

Dopo alcuni prodotti già in arrivo, come per esempio la nuova Renault 5 o la Volkswagen ID. 2all, e dopo alcuni progetti già in produzione, come il Volkswagen ID. Buzz, proviamo a partire da un’ipotetica nuova Peugeot 205 GTi (che vedete in copertina) per ripercorrere la storia di questo fenomeno e capirne ulteriori possibili sviluppi.

Guardare indietro per andare avanti

Per capire bene la questione, facciamo prima di tutto un passo indietro nel tempo. Siamo nel 2017 e al Salone di Detroit Volkswagen toglie i veli proprio dal primo concept dell’ID. Buzz, il van 100% elettrico ispirato in tutto e per tutto al Bulli di prima generazione (il Transporter T1) che nel corso degli ultimi anni abbiamo imparato letteralmente ad amare.

Con forme tondeggianti e linee retrò ha fin da subito riscosso un successo mediatico senza precedenti per un furgone, per giunta elettrico (in un anno, il 2017, in cui di “batterie” ancora si parlava poco).

Volkswagen ID.Buzz, il primo concept

Volkswagen ID. Buzz LWB

Dopo il fortunato van sono poi arrivate nuove indiscrezioni riguardo le future auto elettriche di Renault, ispirate alle storiche 4 e 5, pensate dal direttivo guidato da Luca De Meo per realizzare un ventaglio di offerta ideale per coprire tutte le fette di mercato possibili. Più di recente, poi, è stato annunciato anche il futuro ritorno della più piccola Twingo.

La mente dietro a questi ambiziosi progetti è quella di Gilles Vidal, design oggi a capo del Gruppo Renault ma precedentemente di Peugeot, che del concetto di retro-design nel corso del tempo ne ha fatto la sua vera e propria firma.

Il primo concept della Renault 5 E-Tech (2021)

Renault 5 elettrica, le ultime foto teaser

Era infatti sempre il 2017 quando, per la prima volta e sul suo profilo Instagram personale, il designer pubblicava alcuni bozzetti di una futura Peugeot 205 GTi, forse elettrica o forse no, dato che a quel tempo l’abitudine di scendere nei dettagli riguardo il powertrain non c’era ancora, ma che comunque aveva fatto sognare numerosi appassionati in tutto il mondo.

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L’esercizio di stile del 2017 di Gilles Vidal, all’epoca a capo del design Peugeot

Capire oggi se quell’ambizioso progetto sia ormai naufragato o dimenticato nei cassetti di Sochaux è impossibile, tuttavia nulla vieta di provare comunque a immaginarlo nel dettaglio, come abbiamo provato a fare noi nel rendering che trovate qui sotto e in copertina.

Mantenendo le forme squadrate tipiche della 205 originale, la futura elettrica del Leone potrebbe riprendere le tradizionali linee trapezoidali dell’auto degli anni ’80, inclusa la celebre griglia anteriore a due lamelle e i fari stretti e lunghi, oggi dotati di tecnologia LED.

Continuando puramente a immaginare, uno dei dettagli che invece potrebbe cambiare è il nome, che potrebbe abbracciare un’ipotetica nuova sigla GTe, rigorosamente con l’ultima lettera piccola come da tradizione francese. Come detto, si tratta solo di supposizioni, ma certamente potrebbe essere un progetto davvero molto interessante.

Il rendering moderno della Peugeot 205 GTi

Un futuro artistico

Il ritorno della 205 GTi, dunque, sarà solo un’utopia? Forse, o forse no, dato che al concetto di retro-design stanno iniziando a pensare ormai altre case mondiali, incluse quelle tedesche premium sempre con lo stesso obiettivo: differenziarsi dalla concorrenza cinese il più possibile, offrendo prodotti di grande appeal estetico.

Tra queste, per esempio, c’è BMW, la casa di Monaco di Baviera che con la sua Neue Klasse ha dato un’anticipazione a gennaio 2023 di come saranno le proprie future auto a zero emissioni. Guardando infatti il primo concept si possono ben notare grandi affinità con le auto che hanno lasciato le fabbriche dell’azienda negli anni ’70 e ’80.

Immancabile, ovviamente, il classico gomito di Hofmeister al posteriore, così come la grande griglia a doppio rene all’anteriore, abbinata a volumetrie interne ed esterne classiche, con cofani piuttosto piatti e ben poche curve.

BMW Vision Neue Klasse Concept

BMW M5 (E28 S)

Nel grande panorama automobilistico mondiale, non mancano poi anche alcune idee innovative americane, coreane e giapponesi. Riguardo gli Stati Uniti non si può non citare l’ormai celebre Ford Bronco che, seppur non ancora elettrificato, è stato disegnato guardando molto da vicino il Bronco originale, protagonista perfino di numerose pellicole cinematografiche di fama mondiale.

Ford Bronco Heritage Edition 2023

Per la Corea, invece, non si può non citare la Hyundai N Vision 74, un’auto sportiva che forse non arriverà mai in commercio in versione di serie ma che sempre, a suo modo, è stata tra le prime artefici di questa ambiziosa rivoluzione a livello di design.

La Hyundai N Vision 74 a Villa d’Este 2023

Infine, dulcis in fundo il Giappone. Il Paese del Sol Levante è probabilmente il territorio in cui si è scoperta più tardi la possibilità di utilizzare il proprio heritage stilistico come chiave di volta per un futuro “diverso”. Il fatto è per certi versi paradossale, dato che, proprio a livello automobilistico industriale, lo stesso Arcipelago è la casa delle aziende che nel corso del tempo non hanno mai perso l’occasione di ricordare la loro storia.

Tra queste ci sono due casi importanti da ricordare dell’ultimo periodo. Il primo riguarda Toyota, che nel corso del 2023 ha presentato il nuovo Toyota Land Cruiser, con una carrozzeria ispirata alla generazione 70 in vendita negli anni ’90, e Honda, che sempre durante il 2023 ha tirato fuori dal proprio cappello cilindrico la futura Prelude, una coupé che riprende molto da vicino lo stile dell’auto degli anni ’90.

Toyota Land Cruiser 70 del 1990

Toyota Land Cruiser 2023

Honda Prelude Concept 2023

Tra marketing e passione

Dunque il retro-design potrebbe davvero rappresentare la tanto attesa svolta che il settore dell’auto cerca di compiere da tempo per quanto riguarda l’elettrico. Come abbiamo anticipato prima, è chiaro che, oggi e in questa prima fase, l’heritage stilistico è principalmente una questione di marketing, ma non solo. Fermarsi all’apparenza, anche se si parla di design, è infatti sbagliato.

Sull’altro piatto della bilancia c’è anche la passione, la stessa che da sempre muove il settore delle auto sportive e delle moto che, in un futuro non troppo lontano, potrebbe essere esportata anche nei segmenti più generalisti del mondo dell’auto, proprio guardando indietro nel tempo e grazie all’elettrico che, almeno sulla carta, potrebbe permettere di destinare gli investimenti progettuali al design piuttosto che alla meccanica.

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