Prima macchina fotografica: dal dagherrotipo alla Leica I, qui il percorso attraverso cui le fotocamere (e la fotografia) sono diventate un fenomeno di massa.
Il dagherrotipo di Joseph Nicéphore Niépce e Daguerre
Il viaggio della macchina fotografica nel mondo inizia ufficialmente nel 1839 con il dagherrotipo costruito a Parigi dalla Susse Frères: un dispositivo con due casse scorrevoli l’una nell’altra che garantivano la messa a fuoco su una lastra fotografica disposta parallela all’obiettivo frontale. L’idea di uno strumento di questo tipo, in realtà, era venuta a Joseph Nicéphore Niépce già nel 1826: fu solo grazie a un viaggio nella Ville Lumière dell’anno successivo – e all’incontro con Jacques Mandé Daguerre – che l’intuizione poté trasformarsi prima in un prototipo e poi in un prodotto commercializzato.
In breve tempo, il dagherrotipo andò a sostituire la precedente camera oscura utilizzata dai pittori in virtù di una maggiore trasportabilità. Non solo: furono proprio le esigenze di trasporto a spingere gli inventori verso le successive evoluzioni che hanno portato alla fotocamera vera e propria.
La fotocamera stereoscopica
H2 – Kodak box mod.1: la prima macchina fotografica moderna
Esattamente trent’anni più tardi, invece, nacque la prima macchina fotografica in senso moderno. I dispositivi visti fino ad ora, infatti, erano estremamente costosi e non erano mai riusciti a conquistare l’intera popolazione. George Eastman, dunque, si accorse che una fotocamera a prezzi contenuti e dal funzionamento intuitivo avrebbe potuto permettergli di ottenere un grande successo commerciale.
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H2 – La Leica I e la pellicola cinematografica
Altro momento cardine nella storia delle macchine fotografiche fu il 1925: anno in cui iniziò la produzione dell’iconica Leica I. L’artefice dell’invenzione fu Oskar Barnack: uomo a capo della Leitz e perennemente alla ricerca di nuove aree di sviluppo. La novità era rappresentata dall’utilizzo di una pellicola cinematografica da 35 millimetri all’interno di una fotocamera compatta; il mirino, poi, era in grado di ingrandire le immagini senza che a ciò corrispondesse una perdita di qualità. Inutile dire che la Leica I si trasformò subito in un successo senza precedenti: in pochi mesi nacquero competitor in tutto il mondo e anche la Kodak dovette adattarsi al nuovo trend mettendo in commercio la Retina I.