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Chi ha inventato la prima macchina fotografica della storia?

chi ha inventato la prima macchina fotografica della storia?

Prima macchina fotografica: dal dagherrotipo alla Leica I, qui il percorso attraverso cui le fotocamere (e la fotografia) sono diventate un fenomeno di massa.

Scattare una fotografia a un paesaggio, a un piatto o a sé stessi è ormai diventato un gesto così scontato e alla portata di tutti che risulta quasi impossibile immaginare un passato in cui le fotocamere non solo erano elitarie, ma non esistevano affatto. Eppure, l’invenzione della prima macchina fotografica risale solo a duecento anni fa; il primo modello compatto e moderno, invece, non ha ancora compiuto cent’anni. Dal dagherrotipo alla Leica I, proviamo allora a ripercorrere le tappe fondamentali di un lungo percorso che ci ha permesso, oggi, di avere (almeno) un obiettivo sempre in tasca.

Il dagherrotipo di Joseph Nicéphore Niépce e Daguerre

Il viaggio della macchina fotografica nel mondo inizia ufficialmente nel 1839 con il dagherrotipo costruito a Parigi dalla Susse Frères: un dispositivo con due casse scorrevoli l’una nell’altra che garantivano la messa a fuoco su una lastra fotografica disposta parallela all’obiettivo frontale. L’idea di uno strumento di questo tipo, in realtà, era venuta a Joseph Nicéphore Niépce già nel 1826: fu solo grazie a un viaggio nella Ville Lumière dell’anno successivo – e all’incontro con Jacques Mandé Daguerre – che l’intuizione poté trasformarsi prima in un prototipo e poi in un prodotto commercializzato.

In breve tempo, il dagherrotipo andò a sostituire la precedente camera oscura utilizzata dai pittori in virtù di una maggiore trasportabilità. Non solo: furono proprio le esigenze di trasporto a spingere gli inventori verso le successive evoluzioni che hanno portato alla fotocamera vera e propria.

La fotocamera stereoscopica

Nel 1858, infatti, arrivò la fotocamera stereoscopica detta anche stereo camera: più nello specifico, si trattava di uno strumento a due obiettivi paralleli che riuscivano a imprimere una doppia immagine sulla pellicola. Se la presentazione ufficiale, peraltro alla presenza della regina Vittoria che ne ordinò immediatamente un pezzo, risale all’Esposizione Universale di Londra di fine anni Cinquanta dell’Ottocento, la prima fotocamera binoculare aveva però già fatto la sua comparsa nel 1852 grazie a John Benjamin Dancer. A occuparsi della produzione del dispositivo fu la Duboscq & Soleil che svolse il ruolo di fornitore per diverse aziende europee e nordamericane.

H2 – Kodak box mod.1: la prima macchina fotografica moderna

Esattamente trent’anni più tardi, invece, nacque la prima macchina fotografica in senso moderno. I dispositivi visti fino ad ora, infatti, erano estremamente costosi e non erano mai riusciti a conquistare l’intera popolazione. George Eastman, dunque, si accorse che una fotocamera a prezzi contenuti e dal funzionamento intuitivo avrebbe potuto permettergli di ottenere un grande successo commerciale.

Così, nel 1888 fondò la Kodak e sviluppò la Kodak box mod.1: uno strumento privato delle impostazioni di scatto e provvisto di un unico pulsante premuto il quale l’immagine inquadrata veniva impressa su una pellicola che, inoltre, era in grado di avanzare in autonomia. Il prezzo di vendita fu di 25 dollari e comprendeva anche lo sviluppo di cento fotogrammi: più che sufficienti per trasformare la fotografia in un fenomeno di massa destinato a non sparire mai.

https://www.gettyimages.it/detail/fotografie-di-cronaca/reflex-box-slr-camera-1920-germany-20th-century-fotografie-di-cronaca/521173053

H2 – La Leica I e la pellicola cinematografica

Altro momento cardine nella storia delle macchine fotografiche fu il 1925: anno in cui iniziò la produzione dell’iconica Leica I. L’artefice dell’invenzione fu Oskar Barnack: uomo a capo della Leitz e perennemente alla ricerca di nuove aree di sviluppo. La novità era rappresentata dall’utilizzo di una pellicola cinematografica da 35 millimetri all’interno di una fotocamera compatta; il mirino, poi, era in grado di ingrandire le immagini senza che a ciò corrispondesse una perdita di qualità. Inutile dire che la Leica I si trasformò subito in un successo senza precedenti: in pochi mesi nacquero competitor in tutto il mondo e anche la Kodak dovette adattarsi al nuovo trend mettendo in commercio la Retina I.

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