Le auto elettriche in Italia non sfondano, e il rischio è che le centinaia di milioni di euro di fondi per gli incentivi spariscano
Le auto elettriche in Italia faticano a spopolare, una situazione ormai comune da diversi mesi a questa parte. Ciò non toglie che i vari governi che si sono susseguiti negli anni abbiano provato ad incentivare in tutti i modi la vendita di questa tipologia di vetture, riuscendoci solo a fasi alterne. Come si traduce questo? In centinaia di milioni di euro di fondi rimasti inutilizzati, che potrebbero tornare utili in vista dei prossimi mesi.
Fondi inutilizzati
L’edizione odierna di Repubblica traccia una bilancio dei soldi avanzati negli ultimi mesi: il gruzzoletto di fondi inutilizzati tra il 2022 e il 2023 inizia a farsi interessante visto che ormai supera i 550 milioni di euro, senza contare che a partire da gennaio verranno stanziati altri 630 milioni, il che significa che si oltrepasserà abbondantemente quota 1 miliardo di euro. “Nessuno lo confessa, ma la vera paura è che i soldi destinati dal governo Draghi per incentivare le vendite di auto, soprattutto elettriche, spariscano“, si legge sul quotidiano.
Vendite a rilento
Riforma in vista?
“Gli incentivi, fino a 5 mila euro per acquistare auto con la spina rottamando una vettura termica pre Euro5, non bastano – si legge sul quotidiano – Gli italiani, causa prezzi alti, preferiscono le macchine con lo scarico. E gli incentivi, per questa categoria, finiscono subito. Ora l’intera filiera, dopo i tanti annunci del ministro Urso, chiede una riforma per renderli finalmente più appetibili, evitare gli avanzi, e per vendere anche auto con la batteria”.