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Alfa Romeo – Tavares:”La Giulietta? Si farà se…”

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Alfa Romeo – Tavares:”La Giulietta? Si farà se…”

Nelle scorse settimane Jean-Philippe Imparato, ceo dell’Alfa Romeo, è tornato sul tema Giulietta, affermando che vorrebbe riportarla in gamma. Ribadendo tuttavia che il piano decennale varato da Carlos Tavares non la comprende. In rampa di lancio ci sono modelli come la nuova Giulia elettrica e la Stelvio, ma (forse) anche una Suv più grande, con mire sull’America e sulla Cina. Ma non bisogna dimenticare che il gruppo Stellantis ha in casa una piattaforma, la Stla Medium, che sarebbe perfetta per un’erede della segmento C. Come detto, però, serve il disco verde del gruppo. In una tavola rotonda alla presentazione dell’Alfa Romeo Milano abbiamo chiesto direttamente a Carlos Tavares quale sarà il futuro di questo progetto.

Se, se, se… In pratica, il manager portoghese ha scelto di dare massima libertà ai ceo dei vari marchi, mettendo a disposizione dei fondi e indicando un numero di modelli da produrre. Che per l’Alfa sono cinque: Tonale, Milano, 33 e le future Giulia e Stelvio su base Stla Large. L’attuale gamma “approvata” è dunque al completo, ma se il marchio farà bene sui vari mercati, nel futuro ci potrebbero anche essere altri modelli. Che saranno totalmente appannaggio di Jean-Philippe Imparato, con Tavares che avrà solo l’ultima parola a riguardo: “Diamo al ceo di ogni marchio una finestra temporale di dieci anni in cui pianificare la strategia di prodotto, finanziandola. Perché? Perché come squadra generiamo profitti ogni anno e le due cose sono collegate. Ad Alfa Romeo abbiamo dato cinque modelli. Questa è la nostra strategia dei core model. una dicitura che gode di una pessima reputazione all’interno dell’azienda, perché la traduzione è: Tavares non ti permetterà di fare di più. Cosa significa? Significa che se ti vengono assegnati cinque modelli nella tua strategia, devi mettere tutta la tua passione, tutto il tuo cervello, tutta la tua creatività per rendere quei cinque modelli quelli di maggior successo”. Fatta questa premessa, Tavares è tornato a parlare della possibile erede della Giulietta: “Se sei l’amministratore delegato di un marchio come Alfa Romeo, devi raggiungere un certo livello di redditività quando proponi un nuovo prodotto nel segmento C. Quindi, se la redditività va bene, se disponiamo della tecnologia, se i volumi e i ricavi hanno un senso, se il biglietto d’ingresso è sufficientemente competitivo, allora il ceo del marchio può approvare qualsiasi progetto. E la 33 Stradale è nata così. Ed è una loro scelta. E rispetterò, in generale, le loro scelte. Se vedo qualcosa che ritengo sbagliato, potrei contestarlo, ma ripeto: sono scelte loro. E, naturalmente, Jean-Philippe sceglie a suo piacimento i cinque modelli della strategia Alfa”. Leggendo tra le righe si potrebbe tradurre: se Alfa farà bene, continuando a crescere, ci sarà carta bianca. O quasi.

Milano fondamentale. Sognare coupé e cabrio, dunque, non è cosa folle: al momento non esistono e non rientrano nel piano industriale (ma questo già si sapeva da tempo). Ciò non toglie, tuttavia, che in futuro non possano effettivamente arrivare. E la nuova Milano avrà un ruolo fondamentale sul futuro del brand. Come ci ha spiegato Eligio Catarinella, responsabile globale Marketing e Comunicazione dell’Alfa Romeo, non è stato ancora deciso se (dopo Giulia e Stelvio elettriche) l’offerta sarà ampliata verso il basso o verso l’alto (con una grande Suv con l’America nel mirino), ma ha confermato che il marchio punta a fare il 50% dei propri volumi proprio con la B-Suv appena presentata. Un’Alfa ogni due vendute, quindi, sarà una Milano, una vettura di cui Tavares va particolarmente fiero a livello industriale: “La Milano – afferma il manager portoghese – è un esercizio molto intelligente. Imparato ha scelto la piattaforma Cmp e ha preso la tecnologia a quattro ruote motrici dal nostro reparto ricerca e sviluppo. L’ha fatta evolvere dal team di Stellantis Motorsport creando una versione da 240 CV. E ha messo insieme tutto ciò che Stellantis ha di meglio”.

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