ROMA – Design e performance non bastano più a catturare l’attenzione dei possibili acquirenti di un’auto. La concorrenza nel comparto automotive è sempre più agguerrita e le case produttrici sono alla ricerca di nuove soluzioni in grado di offrire qualcosa in più rispetto ai competitor. L’ultima frontiera in questo campo si chiama “piacere di guida”, un termine forse un po’ troppo abusato e spesso utilizzato in maniera generalizzata e mai approfondito come invece meriterebbe.
“La gamma di apparecchiature biometriche che abbiamo utilizzato ci ha permesso di rilevare con precisione una serie di emozioni provate quando il guidatore e il passeggero salgono su un’Abarth, rilevando al contempo l’emozione più evidente durante le rispettive attività di guida – ha spiegato il dottor Dale Esliger delluUniversità di Loughborough, che ha condotto la sperimentazione – La ricerca in questo ambito è limitata, tuttavia ritengo che sarà un’area dell’industria automobilistica che continuerà a essere esplorata, in quanto i produttori si sforzano di migliorare l’esperienza di guida delle loro auto”.
Al volante di una Abarth F595, 595 Esseesse e 595 Competizione, i partecipanti sono stati sottoposti a sfide di guida che comprendevano giri veloci, prove di guida di precisione e inseguimenti sul circuito di Mallory Park, nel Leicestershire, Regno Unito. Le varie emozioni, tra cui felicità, eccitazione e paura, sono state misurate anche mentre i passeggeri sedevano al fianco di piloti professionisti. I risultati hanno mostrato che la sensazione più importante durante un “hot lap” era la felicità, sia quando si era alla guida (31,8%), sia come passeggeri (35,4%).
Quando a guidare sono stati i piloti professionisti che hanno spinto l’auto al massimo del suo potenziale, i partecipanti hanno sperimentato brevi momenti di paura e shock (11,9%), contribuendo a un’esperienza emozionante in pista. Successivamente i dati sono stati poi analizzati utilizzando la DeepFace Python library e la Facial Emotion Recognition library. “Abbiamo sempre saputo per aneddoto dei livelli di gioia che le nostre auto procurano al guidatore e ai passeggeri – ha sottolineato Greg Taylor, amministratore delegato di Fiat e Abarth per il Regno Unito – ma ora abbiamo alcuni dati preliminari da una delle più importanti università sportive del mondo che lo confermano. I nostri prodotti non sono solo progettati per entusiasmare i guidatori su strada, ma sono anche perfetti per i track day”. Insomma, la caccia all’ultima emozione al volante è aperta e sul reale “piacere di guida” si giocherà un’importante partita.