Colonnine
Il numero di colonnine di ricarica in Europa cresce troppo lentamente secondo ACEA
Il direttore generale dell’Acea, Sigrid de Vries, ha espresso una forte preoccupazione riguardo al ritmo insufficiente con cui si stanno sviluppando le infrastrutture di ricarica in relazione alla crescita delle vendite di auto elettriche a batteria negli ultimi anni. Ha sottolineato che questo divario infrastrutturale potrebbe aumentare notevolmente in futuro, superando le stime della Commissione Europea.
Tuttavia, secondo le stime dell’Acea, entro il 2030 saranno necessari ben 8,8 milioni di punti di ricarica. Per raggiungere tale obiettivo, occorrerebbe installare 1,2 milioni di caricabatterie all’anno, equivalenti a più di 22.000 punti a settimana. Questo rappresenterebbe un aumento di otto volte rispetto al tasso di installazione annuale più recente.
“Garantire un accesso agevole ai punti di ricarica pubblici non è più un lusso, ma una necessità fondamentale per decarbonizzare il trasporto su strada, insieme al sostegno del mercato e a un quadro produttivo competitivo in Europa. Gli investimenti nelle infrastrutture di ricarica pubbliche devono essere intensificati con urgenza se vogliamo colmare il divario infrastrutturale e raggiungere gli obiettivi climatici”, ha ammonito de Vries.