La Mercedes compie piccoli progressi e per Imola è previsto l'arrivo di una nuova versione della W14
Ritrovarsi al secondo posto nella classifica costruttori è già un qualcosa di positivo per il team Mercedes. Wolff non ha mai nascosto i problemi che stanno affliggendo la W14, la monoposto che doveva cancellare la deludente W13. Invece, la testardaggine dei progettisti guidati da Mike Elliott, nel volere seguire il concetto di quel che è rimasto della vettura 2022, nonostante Lewis Hamilton avesse predicato nei mesi invernali di cambiare rotta con decisone, non ha permesso quel salto in avanti deciso che Wolff, Hamilton e George Russell si aspettavano. Wolff, sempre molto chiaro, ha anche affermato che per Imola dovrebbe arrivare una versione B della attuale W14, con grande dispendio di energie fisiche ed economiche, il ché in tempi di budget cap suona come una condanna sui futuri sviluppi durante la stagione.
A meno che non si decida di imitare la Red Bull, sforando il budget cap per poi cavarsela con una multa abbordabile e qualche ora in meno nella galleria del vento per il 2024. Vedremo come si comporterà la Mercedes, che intanto può abbozzare un piccolo sorriso per il quarto posto di Russell. Che poi, a motori spenti era diventato il terzo per una penalità a Fernando Alonso, ma la FIA ha rivisto la situazione e dopo un paio di ore è tornata alla classifica originale della pista. Il britannico è stato veramente tosto nel corso del fine settimana di Jeddah, oscurando Hamilton sempre arrabbiato per non “sentire” come vorrebbe la W14.
In gara, Russell è partito con le Pirelli medie, Hamilton ha stranamente optato per le hard, soffrendo inevitabilmente nei primi giri rispetto agli avversari. Russell è stato costantemente in bagarre per il podio, occupando la terza posizione fin dalla partenza finché non è arrivato Max Verstappen che al giro 24 lo ha superato facendolo scendere in quarta piazza. Russell è comunque sempre stato davanti alla Ferrari di Carlos Sainz, che partiva dalla seconda fila con lui, e dopo il pit-stop Hamilton, con gli pneumatici medi, ha avuto un passo migliore recuperando e superando lo spagnolo.
Solo un incidente tra Perez e Verstappen o un doppio guasto tecnico potrebbe fermare questa crociata della Red Bull. La Aston Martin non ha il passo delle due RB19, la Mercedes ha come primo obiettivo quello di mettersi dietro le verdone di Lawrence Stroll, la Ferrari è messa ancora peggio. E sì, perché a Stoccarda, dove ha la sede la Mercedes auto, proprio non sopportano che un team clienti gli finisca davanti nei Gran Premi, anche se come detto, nel campionato costruttori è dietro soltanto perché Lance Stroll si è dovuto ritirare domenica scorsa.