Volvo XC40 e C40 Recharge, nuovi motori elettrici e più autonomia
Ora a trazione posteriore
Si è pronti a dire addio alle versioni di Xc40 e C40 a trazione anteriore per dare il benvenuto a quelle a trazione posteriore. Una meccanica così più raffinata e capace di sfruttare meglio gli ingombri all’interno dell’abitacolo, oltre che assicurare una miglior dinamica di guida. C’è però da ricordare come la frenata rigenerativa posta sull’asse posteriore sia meno efficace di quella sull’anteriore. La potenza dei motori di accesso alla gamma è di 238 CV (175 kW), alimentati da una batteria agli ioni di litio da 69 kWh, con un’autonomia dichiarata di 460 km (XC40) e 476 km (C40). Cresce di circa 45 km per ogni modello, grazie alla maggior efficienza del sistema di raffreddamento e dei nuovi motori. Invariata poi la disponibilità alla ricarica fino a 130 kW in corrente continua. Si passa poi alla versione da 251 CV (185 kW) sempre a trazione posteriore, con batteria maggiorata a 82 kWh, la cui autonomia sale a 515 km per XC40 e 533 km per C40. Per questa versione, la potenza di carica è salita fino a ben 200 kW, richiedendo circa 28 min per passare dal 10% all’80%. Le prestazioni sono di poco migliori, con uno 0-100 km/h in 7,4 secondi.
Integrale con più potenza
Modificata anche la configurazione per le versioni a trazione integrale. Il modello precedente prevedeva due motori da 150 kW per ciascun asse, mentre ora si è passato ad un’impostazione differenziata: un motore elettrico a magneti permanenti da 248 CV (183 kW) sull’asse posteriore e il nuovo motore sincrono da 159 CV (117 kW) sull’asse anteriore. È disponibile la sola batteria da 82 kWh capace di assicurare un’autonomia da 500 km per XC40 e 507 km per C40. Lo 0-100 è notevole, con solo 4,7 o 4,9 secondi, grazie alla potenza complessiva di ben 408 CV.