Una Aston Martin da sogno va all’asta da Sotheby’s
Restaurata con cura dagli artigiani della Aston Martin Works con sede a Newport Pagnell, e riproposta nella sua originaria livrea color Silver Birch, l’esemplare messo all’asta da Sothebys’s è dotato di motore speciale ad “altissime prestazioni” progettato dalla casa automobilistica fondata a Gaydon, contea de Warwickshire, anch’esso restaurato e accompagnato da un ulteriore motore di “continuazione” che verrà fornito dalla Aston Martin Works per proseguire la vita di questa splendida automobile. Tra i pochi esemplari – diciassette in tutto – con guida a sinistra prodotti nel 1965 insieme ad altri 53 con la classica guida all’inglese. Appena prima dell’introduzione della Db6 che raccoglierà il testimone restando in produzione fino al 1971.
Il modello in questione, destinato al mercato tedesco e ordinato per essere “precisi” da un ufficiale di stanza ad Amburgo, tal capitano Panos A. Tsargaris, esibisce dei sontuosi interni in pelle blu navy ed è provvisto di una serie di optional di serie e alcuni extra, tra i quali spicca una radio Blaupunkt Koln Tr.
Un sogno “veloce” firmato Aston Martin
Il mito della macchina di Bond
Come modelli dei più ambiti modelli di Gran Turismo prodotta dalla scuderia di Gaydon – che prendono il nome dalle iniziali di David Brown, proprietario della Aston Martin dal 1950 al 1973 – la Bd5 compare in diversi capitoli della saga di spionaggio incentrata sulle avventure dell’agente doppio zero James Bond, personaggio uscito dalla penna geniale di Ian Fleming. La prima apparizione dell’Aston Martin, suggerita da un appassionato lettore dei romanzi che trovata la Bentley 4½ litri “sovralimentata” del 1931 un tantino “antiquata”, è in Goldfinger, pellicola del 1964 in cui il temerario agente segreto è interpretato dall’eterno e inimitabile Sean Connery, ripreso alla guida della sportiva inglese proprio sui tornanti mozzafiato della Furka Pass, a 2.431 metri nel cuore di una Svizzera instagrammabile come lo storico Hotel Belvedere che nessun viandante alle prese con la tratta montana perde occasione di fotografare.
L’Aston Martin riapparirà nelle sue versioni più moderne film di James Bond in Goldeneye, ne Il domani non muore mai, per poi rispolvera come operazione “nostalgia” la mitica Db5 in Casino Royale e nell’ultimo capitolo della saga cinematografica, No Time to Die. Consacrando il mito della Bond Car per eccellenza.