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WEC | Ecco a che punto è la preparazione della Aston Martin LMH

Era l’estate del 2019 quando Aston Martin annunciò per la prima volta il suo progetto di costruire una hypercar secondo le regole LMH del FIA World Endurance Championship.

L’intenzione era quella di partecipare al campionato a partire dal 2021, ma solo l’anno prossimo la Valkyrie si schiererà sulla griglia di partenza del Circuit de la Sarthe per la 24 Ore di Le Mans.

Sono successe molte cose da quando Aston ha espresso per la prima volta l’ambizione di tornare ai vertici delle corse sportscar dopo una pausa di oltre dieci anni.

In primo luogo, la creazione della formula LMDh ha compromesso i piani di Aston di basare il suo modello LMH sulla Valkyrie stradale. Poi, i regolamenti LMH sono stati modificati nell’ambito del processo di convergenza tra WEC ed IMSA, cosa che ha costretto Toyota e Peugeot a modificare le proprie Hypercar, con debutto ispettivamente nel 2021 e a metà della stagione 2022.

Infine c’è stata la piccola questione dell’acquisizione di Aston Martin Lagonda da parte di un consorzio guidato da Lawrence Stroll, che ha segnato l’inizio di un nuovo capitolo nella storia del marchio britannico.

Sotto la nuova proprietà, Aston ha iniziato a concentrarsi maggiormente sul suo nuovo team di Formula 1, un’entità separata di proprietà di Stroll, lasciando in secondo piano il programma Hypercar.

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Aston Martin Valkyrie

Photo by: Aston Martin

Ciò significa che il progetto Valkyrie è stato inizialmente rinviato al 2020, prima di essere sospeso a tempo indeterminato.

Sebbene Aston non abbia mai confermato ufficialmente che il programma fosse accantonato, era ampiamente noto che il marchio aveva deciso internamente di mandare all’aria i suoi piani di ritorno a Le Mans.

Per molto tempo è sembrato che Aston Martin avrebbe perso la nuova era d’oro delle corse sportscar, insieme alla sua ex rivale LMP1 Audi.

Questo fino alla fine dello scorso anno, quando il programma è stato rilanciato da Aston Martin e dal suo team di riferimento nel GT, Heart of Racing, con l’obiettivo di partecipare sia al WEC che all’IMSA nel 2025.

Un cambiamento significativo rispetto al piano originale per il 2019 è stato l’abbandono delle macchine stradali, con Aston che ora costruirà una Hypercar su misura secondo le attuali regole LMH.

Ciò significa che la nuova Valkyrie LMH che gareggerà sia a Le Mans che alla 24 Ore di Daytona il prossimo anno non sarà sviluppata sulla base dell’omonimo modello di serie, ma sulla Valkyrie AMR Pro, una supercar esclusivamente da pista che riprende la tecnologia del modello LMH nato in precedenza e poi morto.

Si tratta di una scelta interessante da parte di Aston Martin, che le consente di accelerare lo sviluppo della vettura e di mettersi al passo con la concorrenza, che avrà un vantaggio di diversi anni quando questa farà il suo debutto nell’IMSA e nel WEC nel 2025.

Diverse entità sono coinvolte nella progettazione, nello sviluppo e nel collaudo della Valkyrie LMH. Tra questi, il team Prodrive/Aston Martin Racing, la nuova divisione Aston Martin Performance Technologies e il team statunitense Heart of Racing, che ha già ottenuto molti successi con la Vantage GT3 nella serie IMSA.

Il team ha inoltre stretto una collaborazione con il ramo europeo di Multimatic, che gli consentirà di avere accesso a diversi ingegneri del programma Ford GT per il periodo 2016-19.

Multimatic è anche fortemente coinvolta nello sviluppo e nella gestione della Porsche 963 LMDh, il che non può che giovare ad Aston che si prepara a uno dei suoi più ambiziosi progetti di auto da corsa della storia.

Aston ha iniziato a lavorare da una nuova officina a Brackley, che si trova proprio accanto agli uffici di Multimatic e a breve distanza dalle divisioni F1/Performance Technologies di Silverstone.

Con una serie di assunzioni previste fino alla fine dell’anno, Aston prevede di avere la forza lavoro necessaria per realizzare un programma LMH.

Alla domanda su quali siano gli ultimi aggiornamenti sul progetto hypercar, il capo del team Heart of Racing, Ian James, ha dichiarato a Motorsport.com: “Abbiamo avuto un’auto per i test che ha fatto un po’ di prove. Stiamo iniziando a costruire la squadra. Di recente abbiamo affittato dei locali a Brackley, nel Regno Unito, per il programma WEC, accanto a Multimatic Europe”.

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#27 Heart of Racing Team Aston Martin Vantage AMR LMGT3: Ian James

Photo by: JEP / Motorsport Images

“Lavoreremo in collaborazione con Multimatic Europe e saranno coinvolte un paio di persone chiave di quel programma, che risale ai tempi della Ford GT. Vedrete presto il famoso ingegnere George-Howard Chappel con i colori della Heart of Racing, e poi faremo crescere il gruppo da cinque o sei persone principali a 35-40 nei prossimi nove mesi”.

La Aston ha iniziato il suo programma di test all’inizio di gennaio mettendo in pista la Valkyrie AMR Pro a Silverstone. Nei prossimi mesi il marchio britannico continuerà a provare ulteriori sviluppi sulla test-car, prima che una versione più definitiva della LMH che correrà in Hypercar e GTP sia pronta per i test.

Aston prevede di completare fino a 15.000 km di test prima di Daytona del prossimo gennaio, ma è consapevole di dover affrontare un duro lavoro per recuperare il deficit nei confronti dei Costruttori storici.

“Faremo tutti i test possibili. Tutto è in programma in questo momento. Se tutto va bene, a metà anno avremo una vettura in pista che si avvicinerà molto a quella che sarà la vettura definitiva”.

“Cercheremo di fare tra i 10 e i 15 mila chilometri in vista della prossima stagione. Ovviamente non saremo mai in grado di recuperare il tempo perduto rispetto agli altri costruttori, ma anche in questo caso la macchina arriverà velocemente”.

Anche Heart of Racing svolgerà un ruolo cruciale nel progetto, soprattutto grazie a un simulatore all’avanguardia che potrà contribuire ad accelerare lo sviluppo della vettura.

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Aston Martin Valkyrie AMR Pro

“Abbiamo uno stretto rapporto con Aston Martin Lagonda. Ovviamente essere il team ufficiale è un grande onore, ma anche in questa fase siamo già coinvolti. Siamo molto fortunati ad avere un sistema sempe aggiornato a Phoenix nella nostra officina”.

“Stiamo già modellando la vettura e inizieremo i test nel mondo virtuale. Di fatto, stiamo camminando mano nella mano per tutto il percorso”.

Darren Turner, pilota Aston Martin di lunga data, è stato incaricato di percorrere i primi chilometri della vettura e di gettare le basi del programma LMH.

Finora non sono stati assegnati piloti dedicati allo sviluppo del progetto, ma il roster Aston comprende già alcuni nomi di spicco che probabilmente faranno parte dello schieramento di gara.

Il duo danese Marco Sorensen e Nicki Thiim è ovviamente considerato tra i candidati, mentre anche Ross Gunn e Jonny Adam potrebbero essere in lizza.

“Darren Turner ha fatto un po’ di prove iniziali con l’auto per i test. Non sarà uno dei piloti che correrà, ma è un uomo di Heart of Racing e di Aston Martin Racing”.

“Ha svolto un po’ di semplice lavoro di calibrazione e cose del genere, poi vedremo sicuramente alcuni ragazzi di Heart of Racing e del team ufficiale alternarsi nelle fasi di sviluppo”.

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