Sotto il suolo della Svezia è stato trovato il più grande deposito conosciuto di elementi di terre rare d'Europa, il clamoroso annuncio è stato fatto oggi dal CEO del gruppo minerario Lkab Jan Moström in occasione della visita di una delegazione della Commissione Europea nel Paese che in questo momento ha la presidenza di turno semestrale dell'Unione.
UNA SVOLTA PER L’EUROPA
Ciò sarebbe sufficiente per soddisfare gran parte della domanda futura dell'UE per la produzione dei magneti permanenti necessari per i motori elettrici, tra l'altro, nei veicoli elettrici e nelle turbine eoliche.
Una “buona notizia non solo per LKAB e la Svezia”, si legge nel comunicato, “ma anche per l'Europa ed il clima”: è indubbio che questo giacimento diventerà un “elemento fondamentale per la produzione delle materie prime critiche che sono assolutamente cruciali per perseguire la transizione verde”. Si tenga presente che sino ad oggi l'Europa era completamente priva di elementi rari, a fronte di una domanda in fortissima crescita per l'elettrificazione del parco auto del Vecchio Continente (nonostante esistano già sperimentazioni di motori elettrici privi di terre rare, vedasi i casi Vitesco, Renault e Honda).
Attenzione, però, perché i tempi per sfruttare il deposito sono lunghi: è necessaria una richiesta di concessione di sfruttamento del giacimento di Per Geijer per analizzarlo in modo approfondito e per verificare le condizioni necessarie per l'estrazione. Saranno da capire anche le condizioni di profittabilità e l'impatto ambientale affinché questo possa essere minimizzato o compensato. “Solo dopo potremo procedere con la domanda di revisione ambientale e chiedere un permesso”. I tempi stimati per l'inizio dei lavori di estrazione sono di almeno 10-15 anni.
In copertina: un'immagine di Kiruna.