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Opinione: la Porsche Taycan Turbo GT è proprio quello che ci voleva?

Nel mio lavoro ho avuto la fortuna di guidare diverse auto veloci, ma solo una mi ha mai fatto alzare il piede dall’acceleratore semplicemente perché mi sentivo male. Nausea vera e propria, da voltastomaco. Era l’estate del 2020, mi trovavo sulla favolosa pista di Angelsey, sulla costa occidentale del Galles. L’auto in questione era una Porsche Taycan Turbo S.

Avevo già guidato veicoli elettrici ad alte prestazioni, come laTesla Model S P100D e ho gareggiato con le Nissan GT-R nelle prove di accelerazione. Ma qualcosa nella spietata compostezza della Porsche mi ha fatto venire il conato di vomito. Da allora ho provato il launch control su una Bugatti Chiron Super Sport, ho spinto la Lucid Air Sapphire (1.234 CV) da ferma a 200 km/h in un nanosecondo. Ho persino dovuto guidare una BMW XM nella vita reale… Ma niente al di fuori della Taycan ha avuto lo stesso effetto sul mio sistema digestivo, non con la stessa forza. E ora ne hanno fatta una più veloce. Perché?

opinione: la porsche taycan turbo gt è proprio quello che ci voleva?

Porsche Taycan Turbo GT

Credo sia come quella vecchia citazione di Henry Ford: “Se avessi chiesto ai miei clienti cosa volevano, mi avrebbero detto un cavallo più veloce”. La Turbo GT è quel cavallo più veloce. È una Taycan con freni e sospensioni migliori, più potenza (e meno peso se si sceglie il pacchetto Weissach), una berlina quattro porte che scatta da 0 a 100 km/h in 2,3 secondi o meno, apparentemente senza sforzo. Un essere umano si arrenderà prima che lo facciano la batteria o i motori. E questo ad impressionare.

Dovrei elogiare gli ingegneri Porsche: dopo tutto, mi piacciono le auto veloci, le opere d’ingegneria più stravaganti, come un SR-71 Blackbird, una locomotiva Union Pacific Big Boy o uno Space Shuttle. Non c’è niente di meglio che costruire una macchina over-the-top per tirare fuori il meglio da un uomo.

Allora perché assistere al record sul giro della Taycan Turbo GT a Laguna Seca mi ha lasciato un po’ annoiato? Credo che sia perché c’è così poco di tangibilmente “nuovo” in quest’auto da spiegare al mio cervello da cavernicolo perché è così veloce. Quando mi avvicino a una GT3 RS, i miei occhi da scolaretto vengono attratti dai pneumatici semi-slick, dall’aspetto aggressivo, dal pacchetto aerodinamico e immagino come questi elementi aiutino l’auto a raggiungere prestazioni da urlo in pista. Ma la Turbo GT è, come tutte le super-EV, un’auto Q. Se la si sceglie senza l’alettone, nessuno immaginerebbe che ha il doppio della potenza di una Jaguar XJ220.

Saltano poi fuori le solite considerazioni. Dove si sfruttano le maggiori prestazioni? Quante volte sentirete la necessità di scattare da 0 a 200 km/h impiegando 1,1 secondi in meno rispetto a una versione Turbo S? So che c’è sempre un mercato per una “ultimate”. È per questo che la Mercedes ha continuato a produrre Classe S AMG V12 anche quando i V8 erano più veloci, perché c’è un qualcuno là fuori che non si accontenta di niente di meno e che vuole sempre di più. E poiché Tesla, Lucid e persino Hummer hanno dimostrato che c’è una domanda per un’auto elettrica da oltre 1.000 CV, Porsche ha deciso di mettersi in regola.

Dopotutto, se si sta fermi si rimane indietro. Forse questo sarà un bene per la Taycan: la prima incursione di Porsche nel mondo delle auto elettriche. Un successo, che si trova a competere in un mercato in cui la velocità assoluta è vista come una moneta pregiata.

L’anno prossimo arriveranno la Boxster e la Cayman completamente elettriche: entrambe sportive leader nella propria categoria. E per me, aumentare la velocità al punto tale che chi si trova al volante vedrà riproporsi la propria colazione non sarà affatto sufficiente.

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