Aston Martin

Nuova Aston Martin pizzicata in strada: è un mostro, sembra un’auto da F1

L’Aston Martin dopo il grande rilancio in F1, grazie ai milioni del magnate Lawrence Stroll, ha presentato vetture sportive da urlo.

Una nuova Aston Martin potrebbe rubare la scena e non ci riferiamo all’AMR23 di Fernando Alonso. Quest’ultimo, grazie a performance di livello assoluto, sta tenendo alta la bandiera nella categoria regina del Motorsport. Le nuove generazioni non avevano mai avuto la percezione di quanto grande e gloriosa sia la storia del marchio di Gaydon.

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Aston Martin (Ansa) allaguida.it

Il miliardario canadese, Lawrence Stroll, ha intuito l’enorme potenziale di un ritorno del brand in F1 per puntare ad una gamma più ricca ed attraente. Per decenni l’Aston Martin ha avuto un paio di vetture in listino. Oltre ad un modello sempre aggiornato di DB, che richiamava le iniziali del nome del proprietario, David Brown, il brand britannico offriva una top di gamma.

Una scelta che tendeva a conservare l’esclusività assoluta delle vetture, ma al tempo stesso non teneva più il passo dei principali competitor. I conti rimanevano in rosso e c’era bisogno di una sterzata decisa. La casa ha così scelto di proporre il primo storico SUV, DBX, realizzata in un nuovo stabilimento in Galles. Nel 2020 è arrivata la rivoluzione societaria con Lawrence Stroll, padre del pilota di F1 Lance, ed imprenditore di successo in diversi ambiti.

La passione per le auto del boss canadese lo ha portato insieme ad una ristretta cerchia di imprenditori, tra cui Toto Wolff, proprietario del team di F1 Mercedes AMG Petronas, ad acquisire il marchio Aston Martin. Nella categoria regina del Motorsport, inoltre, aveva comprato la Force India per poi ribattezzarla, dalla stagione 2021, Aston Martin. La visione imprenditoriale ha portato ad una gamma allargata a 6 modelli e ad una crescita verticale, nel 2023, della squadra in F1.

Aston Martin, largo alla nuova Speedster

Uno dei modelli storici della casa inglese è la scoperta Speedster. Nel 2020 è stata ripresentata per mettere i bastoni tra le ruote alla McLaren Elva e la Ferrari Monza SP2. Si tratta di una barchetta, ossia una sportiva senza tetto né parabrezza. La vettura è stata prodotta in soli 88 unità per rendere omaggio all’Aston Martin DBR1 vincitrice della 24 Ore di Le Mans del 1959 ed è ispirata alla concept car Aston Martin CC100 Speedster.

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Aston Martin Volante – allaguida.it

L’auto con carrozzeria in fibra di carbonio equipaggiava un potente V12, ereditato dalla sorella maggiore Aston Martin DBS Superleggera. Sotto il cofano un biturbo da 5,2 litri, in grado di erogare 700 cavalli a 6500 giri/min con una coppia massima di 753 Nm dai 1800 a 5000 giri/min. Il nuovo modello è stato spiato in Spagna e, stranamente, non aveva alcun copertura camouflage.

L’automobilista è stato beccato sulle strade spagnole con tanto di casco bianco, proprio come un pilota. Le immagini di GabetzSpyUnit mettono in risalto un frontale ridisegnato con gruppi ottici a goccia. Immancabile anche la colorazione green racing, in contrasto con un retrotreno nero con un la fascia sottile del laser dei gruppi ottici posteriore ad evidenziare il contrasto cromatico. L’accelerazione da 0 a 100 km/h del vecchio modello avveniva in soli 3,5 secondi, con la top speed limitata, elettronicamente a 300 km/h. Non c’è dato sapere le performance della nuova serie né la data d’uscita, ma per i collezionisti sarà da cerchiare in rosso.

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