Nico Cereghini: “Aprilia, Vinales, Acosta: c’è da godere”
Su Acosta avevamo delle perplessità, di solito prendiamo tempo prima di parlare di fenomeni perché è un materiale pericoloso, tanta pressione può far guai. Ma tre GP sono bastati per chiarire: questo è un pilota come ne nascono pochi, va fortissimo, ma soprattutto ha una tecnica di guida che stupisce. Il controllo oltre il limite ci ricorda i migliori Valentino, Marc Marquez o Stoner, insomma i grandi della nostra epoca. Prima o poi vincerà, ammette Marc Marquez: io dico che presto vincerà.
Ecco, già che siamo in tema: Marc Marquez. La mia impressione è che il suo recupero sia completato e che lui sia quasi quello che era prima dell’incidente del 2020. All’ottantacinque, al novanta per cento c’è arrivato e può ancora crescere, perché adesso sta prendendo le misure alla sua nuova moto e già può battersi per le gare e per il titolo. Ma già sapevamo che il suo limite è la bramosia: ha fretta e vuole stravincere, questo lo spinge a sbagliare troppo.
E vengo finalmente all’Aprilia. Una bellezza vedere finalmente un Vinales in palla e sicuro di se. Sul talento di Maverick non si discute, mentre si è sempre dubitato della sua capacità di farlo fruttare con costanza. Massimo Rivola ci ha creduto fortemente, ora è il momento chiave e molti ci contano incrociando le dita. Ammetto che davanti alla televisione ho goduto e l’espressione rapita di Romano Albesiano al podio mi ha emozionato proprio. Aprilia si merita tutto questo e anche di più.
Sono le difficoltà della Ducati a mettere le ali ad Aprilia e KTM? Sarà probabilmente già a Jerez, a fine mese, che ne capiremo di più. Intanto spuntano fuori i talenti, le gare sono belle, i sorpassi sono tornati: insomma, c’è da leccarsi i baffi.
In collaborazione con Moto.it