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Ministro Urso: il sequestro delle Topolino? La legge è uguale per tutti

ministro urso: il sequestro delle topolino? la legge è uguale per tutti

La notizia del sequestro delle 134 Fiat Topolino nel porto di Livorno per via della presenza dell'adesivo della bandiera italiana ha sicuramente fatto molto discutere e non sono mancati anche i commenti dal mondo della politica. In particolare, sul tema è intervenuto il ministro delle Imprese Adolfo Urso. Il ministro è stato molto chiaro al riguardo e ha sottolineato che la legge è uguale per tutti.

La legge è uguale per tutti, in ogni settore. Quella norma fu da me realizzata quando ero consapevole del fenomeno della globalizzazione, soprattutto quando era impegnato a contrastare l’Italia sounding nel mondo e fu fatta nel 2003, quindi son passati vent’anni. È una legge peraltro in piena sintonia con l’accordo internazionale di Madrid sottoscritto da 53 nazioni che si impegna a contrastare le indicazioni fallaci.

Come riporta il Secolo d'Italia, sul sequestro dei quadricicli elettrici è intervenuto pure il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli.

Il sequestro dimostra quanto la lotta alla contraffazione sia un’eccellenza della nostra Guardia di Finanza e delle Dogane italiane. Il titolo di Made in Italy, tutelato dall’art. 517 e dall’art. 4 comma 49 della legge 350 del 2003, prevede che ci si possa fregiare di questo marchio solo e quando tutta la filiera produttiva è realizzata in Italia. Viceversa se un prodotto viene realizzato fuori dai confini nazionali e poi viene commercializzato in Italia è di tutta evidenza che non c’è alcuna ragione per cui ci possa usare, e abusare, del marchio Made in Italy.

UN SECONDO COSTRUTTORE IN ITALIA

ministro urso: il sequestro delle topolino? la legge è uguale per tutti

Parlando con il Messaggero, Urso ha poi punzecchiato ancora una vota Stellantis affermando che i suoi stabilimenti si reggono solo se aumentano i livelli produttivi, con nuovi modelli elettrici ma anche ibridi.

Ci aspettiamo che avvenga a Mirafiori, per raggiungere la soglia di 200mila auto, ma anche a Melfi, dove vi sono le più significative criticità nell'indotto. Un milione di veicoli è l'obiettivo su cui lo stesso Carlos Tavares concordò quando ci incontrammo al ministero in giugno dell'anno scorso. Nei prossimi giorni porteremo a definizione il contratto di sviluppo per la gigafactory di Termoli ed entrerà in vigore il nuovo piano incentivi auto. Ora tocca all'azienda.

Il Ministro ha poi riconfermato ancora una volta l'obiettivo del Governo di far arrivare un secondo produttore di auto nel nostro Paese per salvaguardare la filiera automotive.

Penso di sì. È assolutamente necessario per colmare il gap, solo in Italia così ampio, tra produzione nazionale e immatricolazione. Ogni anno si producono 500mila auto e se ne immatricolano tre volte di più. Dobbiamo colmare questo divario.

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