Grinta Mini Cooper . Due modelli a benzina per ritrovare emozioni e il go-kart feeling
Il fascino della vecchia Mini, il gusto forte del go-kart feeling e un balzo tecnologico che non rinnega la cifra stilistica della capostipite, nata nel 1959. Mini Cooper 2024, costruita a Oxford, è il modello più vicino alle radici del marchio: una 3 porte con guida bassa, grinta da vendere e un comfort in tutto degno dello stile Bmw, la casa madre tedesca che ha inglobato il marchio britannico dal 2001.
La quinta generazione di Cooper si proietta verso il futuro con due motori a benzina e due versioni elettriche (E ed SE) presto sul mercato. In arrivo anche la sprintosa John Cooper Works e la versione a 5 porte. Per chi ama la Mini classica questo è il modello più desiderato è più iconico. Nei 3,85 metti di lunghezza i designer ripropongono lo spirito delle origini, ripulendo le fiancate da ogni orpello, eliminando le cromature, regalando una silhouette essenziale e inconfondibile. Resta l’ampia calandra anteriore ottagonale con i fanali che sembrano occhi spalancati, mentre le luci posteriori prendono la forma di triangoli.
Il test drive milanese, riservato alle sole versioni a motore termico, racconta le qualità dei propulsori messi in campo. La Cooper C monta un benzina 3 cilindri da 156 cv, mentre la Cooper S è sospinta da un 4 cilindri da 204 cv che accelera da 0 a 100 km/h in 6,7 secondi. Le sospensioni rigide, lo sterzo molto diretto e la posizione di guida ribassata concorrono al piacere di guida, a quel go-kart feeling che incolla davvero l’auto al suolo . Anche in una giornata di pioggia battente si possono apprezzare accelerazioni brucianti e la perfetta aderenza.