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Taxi gratis alla stazione Termini, passaggi a turisti e cittadini: “Alla faccia della lobby di 20mila tassisti”

taxi gratis alla stazione termini, passaggi a turisti e cittadini: “alla faccia della lobby di 20mila tassisti”

free taxi

“Visto che mancano i taxi veri arriviamo noi con i free taxi e diamo un passaggio gratis agli utenti alla faccia di questa lobby di 20mila persone che pensa di bloccare questo Paese”. Passaggi gratuiti alla stazione ferroviaria di Termini dove in mattinata il segretario di Radicali Italiani Matteo Hallissey si è reso protagonista di una nuova iniziativa contro la lobby dei tassisti che già aveva criticato nelle scorse settimane ricevendo insulti e spintoni. Ne hanno approfittato cittadini e turisti che hanno usufruito del servizio free e sono saliti sulla Jeep “radicale” durante uno dei tanti disservizi provocato dall’assenza di taxi.

Una iniziativa che ha indispettito non pochi i tassisti e avviata con la collaborazione dello streamer Ivan Grieco: “Per protestare contro una lobby che blocca il mercato da oltre 30 anni oggi, alle ore 12,15, di fronte alla stazione Termini, Hallissey si presenterà con una macchina brandizzata da Radicali Italiani con scritto “FreeTaxi-basta code, basta lobby” e accompagnerà gratis i cittadini nel posto prescelto. Insieme al noto streamer di attualità e politica Ivan Grieco farà salire gratis i cittadini sul taxi e in cambio di un passaggio gratis gli parlerà delle proposte di liberalizzazione”.

Hallissey ha poi aggiunto: “Siamo nelle mani di una piccola lobby che, con 20.000 licenze, prende a schiaffi continuamente i cittadini. Non possiamo più permetterci questi blocchi corporativi: Il Governo non può e non deve assecondare una categoria che protesta solo per i propri privilegi. Serve una liberalizzazione totale del mercato: siamo ancora al medioevo del trasporto pubblico, è arrivato il momento di agire”.

Tassisti, Bittarelli: “Scene ridicole, basta provocazioni”

Puntuale è arrivata la reazione dei tassisti, a partire da Lorenzo Bittarelli, presidente di ItTaxi e Unione dei RadioTaxi d’Italia che nelle scorse settimane aveva espresso solidarietà al segretario dei Radicali: “Le scene a cui abbiamo assistito oggi, con il Segretario dei Radicali italiani Matteo Hallissey che si presenta a Termini offrendo corse gratis e urlando contro fantomatiche lobby e corporazioni, sono semplicemente ridicole. Proprio qualche giorno fa ad Hallissey avevamo espresso la solidarietà di ItTaxi e 3570, vittima di insulti e offese da parte di alcune sigle sindacali. Continuando a rigettare ogni forma di violenza verbale e fisica, tuttavia, chiediamo ad Hallissey di smettere di provocare un comparto di lavoratori che ogni giorno sopperisce alle carenze del trasporto pubblico e pertanto chiede adeguata attenzione e tutela normativa. Hallissey smetta di sbeffeggiarci”.

Sindacati tassisti: “Fa l’abusivo”

In una nota le altre sigle sindacali, Claai – Fast Confsal – Satam – Tam – Ugl Taxi – Unione Artigiani – Unione Tassisti d’Italia – Uritaxi – Usb Taxi, hanno duramente attaccato l’iniziativa di oggi, definendola “abusiva”. “Definire “lobby” un servizio pubblico essenziale come il taxi, assegnato ad una comunità di lavoratori, secondo l’articolo 43 della Costituzione, è frutto di ignoranza, miserabile propaganda e speculazione. Che ci si vada ad accanire senza nessuna ragione contro una comunità di lavoratori e lavoratrici, padri e madri di famiglia, demonizzandoli, racconta il cinismo di certa politica priva di sostanza, più dannosa che inutile. Il segretario dei radicali italiani, Hallissey, –  si legge -è un provocatore che cerca visibilità in modo irresponsabile. Porta acqua al mulino dell’odio sociale contro tassisti esposti quotidianamente ad aggressioni e furti. Al di là della narrazione di speculatori come lui, questo è un servizio che neanche le normative europee chiedono di liberalizzare, visto che la direttiva Bolkestein lo esenta – aggiungono – e che gode dell’84% di gradimento da parte dell’utenza, che fornisce gratuitamente a cittadini e turisti un’infrastruttura tecnologica universalistica fatta di strumenti di chiamata telefonica, messaggistica, app da oltre mezzo secolo, senza pretendere di lucrare sulla tariffa pubblica, come fanno le multinazionali. Hallissey è consapevole che la liberalizzazione di cui parla lui vorrà dire l’eliminazione delle tutele pubblicistiche previste per l’utenza, come la tariffa calmierata amministrativamente, l’obbligo di copertura territoriale, l’obbligo di prestazione, l’obbligo di turnazione? Il liberismo costituzionalmente eversivo a cui si affida Hallissey, utile solo alle multinazionali del caporalato, della concorrenza sleale, della violazione delle norme statali, distruggerà tutto questo. Mentre Hallissey fa trasporto persone in modo ‘abusivo’, senza titoli professionali e probabilmente senza le necessarie coperture assicurative per i trasportati, i tassisti lottano quotidianamente con viabilità azzoppata da folli scelte amministrative, insicurezza sul lavoro, abusivismo e concorrenza sleale, reali problemi che squallidi speculatori come Hallissey non denunceranno mai!”.

La controreplica di Hallissey è immediata: “Leggendo le dichiarazioni contro di me dei principali sindacati dei Taxi mi sono commosso: anche se ritenuto abusivo, ho pur sempre un cuore. Che belle le frasi sui padri di famiglia. Un quadro da mulino bianco perfetto per uno spot televisivo. Poi però si scende dalla macchina e inizia la realtà, onestamente meno edificante. Una realtà che puzza di corporazione, strenua difesa dei propri interessi e privilegi, pratiche anticoncorrenziali e completamente fuori dalla modernità e dall’innovazione. Quanto alle liberalizzazioni, sì, sono consapevole che renderanno il servizio più efficiente. Si correrebbe addirittura il rischio di trovare un taxi in modo agevole. Mi rendo conto che questo è eversivo, anche se forse a pensarci bene sono più eversive le dichiarazioni dei redditi bassissime, le milioni di chiamate inevase, le code assurde, i pochissimi tassisti per numero di abitanti rispetto alle altre città europee, gli assurdi vincoli per gli NCC. Tutto questo a pochi mesi dal Giubileo. Potrei continuare, ma sono in fila per un taxi e nell’attesa mi si è scaricato il telefono”.

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