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Ministro Urso: sui dazi per le auto cinesi, l'Europa deve seguire gli Stati Uniti

ministro urso: sui dazi per le auto cinesi, l'europa deve seguire gli stati uniti

Il ministro delle Imprese Adolfo Urso è tornato a parlare delle auto cinesi e dei dazi. Un paio di settimane fa, dopo che la Casa Bianca aveva comunicato la volontà di portare i dazi sulle auto cinesi al 100%, il ministro aveva commentato che sarà inevitabile che anche l'Europa tuteli la produzione nazionale alla stessa maniera.

Posizione che adesso è stata nuovamente ribadita nel corso di un intervento al Festival dell'Economia di Trento.

BISOGNA SEGUIRE L’ESEMPIO DEGLI STATI UNITI

ministro urso: sui dazi per le auto cinesi, l'europa deve seguire gli stati uniti

Per il ministro, l'Europa deve seguire in fretta l'esempio degli Stati Uniti, altrimenti rischia di non reggere il confronto con la Cina. Secondo Urso, il nuovo paradigma nella prossima legislatura (dopo le imminente elezioni europee) deve essere la sicurezza economica del nostro continente. Insomma, per il ministro il rialzo dei dazi è una misura obbligatoria.

L'Europa deve realizzare una politica industriale assertiva come stanno facendo gli Stati Uniti, che assicuri il giusto equilibrio tra la sostenibilità ambientale e quella economico-sociale. La minaccia economica proviene dalla Cina che presto invaderà il mercato automobilistico europeo spazzando via ogni concorrente. Per evitare questo, serviranno al più presto politiche che tutelino il mercato interno dall’aggressività della Cina e dei dazi più pesanti nei confronti delle importazioni cinesi, altrimenti l’Europa non potrà reggere il confronto.

Diverse case automobilistiche non sembrano, però, della stessa idea del ministro italiano. Come abbiamo visto proprio di recente, sia Volkswagen e sia Stellants hanno espresso i loro dubbi sulla validità dei dazi che l'Unione Europea potrebbe istituire. In particolare, Carlos Tavares, CEO di Stellantis, aveva sottolineato che i dazi sulle auto cinesi possono rappresentare “una grande trappola per i Paesi che seguiranno questa strada”. Del resto, i rapporti tra Bruxelles e Pechino sono sempre più tesi e la Cina vorrebbe rispondere a sua volta con dei dazi sui prodotti europei.

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